Avevano avuto un mese di tempo per cercare una nuova casa alla collezione di burattini. Il trasloco dalla Reggia di Quisisana era previsto tra pochi giorni. A decidere lo sfratto il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino dopo una lunga interlocuzione durata mesi sul tipo di accordo da sottoscrivere per l'utilizzo dei locali. Ora il Tar ha sospeso il provvedimento arrivato da Palazzo Farnese. Ad annunciarlo gli stessi artisti che detengono la collezione con pezzi antichi di ogni parte del mondo. La società Ipiemme lo scrive in un lungo post su Fb dando la loro versione della vicenda trasformatasi in una battaglia legale: "Carissimi, vogliamo comunicarvi che ieri il T.A.R. della Campania, ha accolto la nostra istanza di misure cautelari e ha sospeso anche l’efficacia del disposto rilascio entro 15 giorni, che la Polizia Municipale ci aveva notificato il 21 giugno. 
In questo anno di interlocuzione con l’amministrazione abbiamo cercato in tutti i modi di addivenire ad un accordo ma ci siamo trovati di fronte ad una diversa e contraria volontà.
Abbiamo dovuto prender atto che la permanenza del museo dei burattini in alcuni locali, prima vuoti e mai utilizzati della Reggia, è, evidentemente, un grave problema per la città tanto da diffidare al rilascio dei locali entro 15 giorni.
Il Museo dei burattini si compone di oltre 3000 opere, chi ha ordinato ciò probabilmente non vi ha mai messo piede. 
Non ci spieghiamo tanto accanimento nei confronti, non tanto nostri ma di una pregevole e pregiata collezione (e non lo diciamo noi) di cui una parte sarà l’ospite d’onore dell’Estate a Napoli nella splendida location di San Domenico Maggiore.
In questi anni abbiamo contribuito a far conoscere la cultura di Stabia e la nostra città, non per squallidi episodi di cronaca, ma per la sua storia e la sua tradizione. L’IPIEMME è stato in mostra all’EXPO’ di Milano, alla BIT, alla BMT ed in fine TTG di Rimini invitato dalla Regione Campania, in importanti manifestazioni come a Ravenna dove il Sindaco aveva invitato anche i vertici della ns. amministrazione che non ritennero di partecipare o, recentemente a Roma. Abbiamo instaurato collaborazioni con Università ed altri Enti e studiosi sia italiani che stranieri.
Abbiamo con la presenza del Museo, valorizzato i locali che ci sono stati concessi in uso e pensavamo di poter essere una risorsa per la nostra città e di poter dare il nostro contributo al suo rilancio, abbiamo scoperto invece di essere un problema di cui liberarsi con le spicce maniere. 
Il TAR, tuttavia, ha ritenuto di sospendere, in via cautelare, questo provvedimento di sgombero in attesa della definizione del giudizio che abbiamo proposto". Sul caso interivene il capogruppo di opposizione Andrea di Martino: "Ciò che questa amministrazione con disprezzo caccia via, il comune di Napoli vuole accogliere. Per fortuna un giudice ha al momento congelato la scelta sbagliata, che priverebbe la città di un patrimonio culturale di grande valore". Un primo atto prima di entrare nel merito della vicenda legale che determinerà il destino della collezione a Castellammare da anni.