Quasi centomila euro all'anno è il compenso del liquidatore che si occupa del patrimonio delle Terme di Stabia. Ottomila euro al mese è quanto guadagna il commercialista Enzo Sica scelto dal sindaco Cimmino per curare il percorso di messa in sicurezza dei beni delle Terme dallo stabilimento del Solaro all'albergo. Un traguardo da raggiungere pagando i creditori che sono in attesa e evitando la messa all'asta del complesso chiuso da anni. Un obiettivo per il quale Sica ha pubblicato un bando per vendere la parte del patrimonio ritenuta non strategica. Mentre nel frattempo i costi della società che detiene il patrimonio sono passati da 146.000 euro l'anno del 2017 a 243.000 del 2018 cioe' 100 mila euro in più. Cifre che accendono lo scontro tra l'amministrazione Cimmino e il capogruppo di opposizione Andrea di Martino. È stato il consigliere di minoranza, con un post su Fb, a rendere noto il compenso di Sica riservato fino ad ieri. Scrive di Martino: "Ieri la Giunta ha approvato il Bilancio consolidato del comune. Leggendo un po' cifre e numeri, mi è saltato all'occhio questo nuovo costo per la Sint società in liquidazione, proprietaria del patrimonio Termale. 31.230 euro per 4 mesi di attività. Da settembre 2018 a dicembre 2018. Circa 8.000 euro mensili il compenso che il dottore Sica, nominato da Cimmino, percepisce. Che se li rapportiamo ad un anno sono circa 96.000 euro che pesano sulle tasche dei cittadini stabiesi. Come se non bastassero i milioni di euro già sprecati in questi anni per tenere in piedi un carrozzone clientelare. Si consolida ancora di più la mia idea che il pubblico deve tenere lontano le mani dalle Terme. Ci vuole un privato che sappia curare il tesoro di Stabia che la politica ha dilapidato. I 90.000 euro si aggiungono ai 20.000 che butteremo per pagare l'ennesimo consulente che ci dirà l'ennesima baggianata sulle collaborazioni impossibili tra pubblico e privato. Per la modica cifra di 110.000 euro". Da questi dati di Martino parte per rivolgersi direttamente a Cimmino: "Insomma caro Sindaco e caro Sica cercate di fare presto e bene il vostro lavoro che già ci siete costati troppo per non far nulla". A poche ore di distanza replica l'assessore al bilancio, Stefania Amato: "Il compenso del commissario liquidatore di Sint non è fisso, ma è calcolato in base a parametri definiti dalle normative vigenti ed è stato applicato con tariffa media, tenendo conto degli attivi di Sint (fitto dei campi da tennis e introiti del parcheggio di viale delle Puglie) e delle passività iscritte a bilancio. Con il commissario liquidatore è stato avviato un lavoro mirato ad evitare la svendita del patrimonio immobiliare di Sint per poi costruire un percorso per la gestione privata delle Terme di Stabia. Il consigliere Di Martino intanto definisce Sint un carrozzone clientelare. Bene. Lui che ha vissuto da protagonista le passate amministrazioni potrebbe darci una mano a ricostruire quel giro di clientele di cui oggi fa menzione, considerando che l'attuale amministrazione ha ereditato una società già praticamente messa in liquidazione".
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