Con i suoi post ha provocato persino la reazione dei francesi in occasione della vittoria ai mondiali. E da ieri Ernesto Sica si è conquistato di nuovo il ruolo da protagonista per un suo commento nella Giornata della memoria. "Non nego ci possa essere un certo fascino del Nazismo†scrive sulla sua pagina Fb per poi lanciarsi in una disquisizione che riabilita il fascismo come un "movimento culturale e spirituale di massa. Un post per il quale il consigliere di Fratelli d'Italia dovrebbe essere isolato dalla sua maggioranza secondo il capogruppo dell'opposizione Tonino Scala o dimettersi per il gruppo De ma. "Questa volta non me la prendo con Ernesto Sica che nel giorno della memoria, a poche ore dalla commemorazione dei fatti di Piazza Spartaco, 21 gennaio, che bagnarono Palazzo Farnese con il sangue grazie all'odio fascista, ha scritto, come da acclarata “giurisprudenza lessicale†in merito, un post farneticante. Lui è così, c'è poco da fare, ma non bisogna accettarlo, bisogna contrastarlo con le armi della ragione che sembra essere svanita da chi ha vinto le elezioni amministrative. Il fascismo, il nazismo non sono pensieri, ma crimini. Il problema vero è la maggioranza che prova non solo ad ingraziarselo sulla questione dei migranti e del decreto sicurezza, ma votandolo addirittura come presidente della commissione statuto e regolamenti". Per Scala ad intervenire deve essere il sindaco Gaetano Cimmino: "E non bastano nemmeno le timide prese di posizione da parte del sindaco. Qui la vicenda è più complessa. Mi rivolgo in primo luogo al sindaco, poi al presidente del consiglio comunale, poi ai consiglieri comunali e agli assessori. Rivolgendo loro alcune domande. Può un uomo con queste idee esercitare il ruolo di presidente della commissione statuto e regolamenti? Può una maggioranza consiliare seguire queste farneticazioni addirittura andando oltre il decreto sicurezza? Ciò che accaduto e che accadrà ancora, le continue provocazioni e affermazioni di un pensiero sconfitto dalla ragione umana che per fortuna vince sempre, sono uno schiaffo al buon senso e ai valori connaturati nell'io più profondo della nostra città che non può essere mortifica continuamente con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che rimangono spettatori. C'è poco da fare siete complici".
Chiede le dimissioni di Sica il gruppo di De Magistris: "Dema Stabia avverte la più profonda delle indignazioni di fronte alle considerazioni espresse, in un post, da uno dei membri della giunta comunale. Ernesto Sica, consigliere di Fratelli d' Italia, in uno scritto palesemente revisionista e negazionista esalta il fascismo. Le affermazioni, che non hanno nessuna logica storica né razionale, rendono il consigliere comunale della città di Castellammare di Stabia passibile di denuncia, in base alla legge 645/1952.
Di fronte a questo palese negazionismo, demA stabiae ne richiede le dimissioni, in nome del rispetto delle Istituzioni, del ruolo che occupa e della Costituzione".
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