GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, il clan Cesarano gestore del trasporto dei fiori: arresto bis per Luigi Di Martino

Sette uomini accusati di estorsioni e aggressioni agli imprenditori

di Redazione
Castellammare, il clan Cesarano gestore del trasporto dei fiori: arresto bis per Luigi Di Martino

Imprenditori minacciati, aggrediti, terrorizzati. Il mercato dei fiori a Castellammare era regno del clan Cesarano. Una società gestita dagli uomini di camorra si occupava del trasporto dei fiori in un regime di monopolio imposto con la forza. "L'agenzia della gang" era chiamata dagli operatori che subivano in un clima di omertà. Arrestati sette uomini al vertice della cosca. Nella mattinata i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in compagnia della guardia di finanza, hanno emesso 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei principali esponenti della cosca stabiese. Le accuse della Direzione Distrettuale Antimafia sono di estorsione e lesioni personali con l'aggravante delle finalità e del metodo mafioso. Una organizzazione, capeggiata da Luigi Di Martino o' profeta, che dopo la sua scarcerazione nel 2014 ha seminato il panico fra gli imprenditori nell'area del mercato dei fiori fra Pompei e Castellammare. E proprio "Mercato dei fiori" è il nome dell'operazione coordinata e articolata dalla DDA di Napoli ed eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e dai Finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia. Come anticipato precedentemente, le indagini partono nel lontano 2014 quando il boss Di Martino torna in libertà. Tanti sono gli episodi di natura estorsiva ricostruiti dalle forze dell'ordine ma che non trovano riscontri e conferme da parte dei commercianti del posto i quali negavano di aver ricevuto richieste in tal senso a dimostrazione del clima di vessazione ed omertà che contornava gli operatori, intimoriti al punto da non sporgere denuncia nemmeno di fronte di evidenze investigative. Grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, è stato possibile identificare gli esattori del clan ed accertare che le somme estorte venivano consegnate “il 10 di ogni mese” dagli imprenditori operanti nel mercato dei fiori. Gli operatori economici che non pagavano venivano violentemente percossi a scopo intimidatorio anche da appartenenti ad altri clan. A tal riguardo sono stati ricostruiti i rapporti d’amicizia tra gli affiliati dei clan “Cesarano”, operativo tra Pompei e Castellammare di Stabia, e quello dei “Pecoraro-Renna” operativo invece nella Piana del Sele e nell’alto salernitano. ata l'accusa di omicidio a carico dello stesso Luigi Di Martino, già rinchiuso in carcere e colpito da tre ordinanze di custodia cautelare negli ultimi sei mesi (due per estorsione e una per omicidio).  Ma i Cesarano non si occupavano solo delle estorsioni. Secondo quanto accertato dai carabinieri e dalla guardia di Finanza, avevano anche creato una società dal nome “Engy Service s.r.l.”. Quest'ultima si occupava di intermediazione trasporti, allo scopo di avere il monopolio delle spedizioni di fiori, bulbi e vasellame, provenienti prevalentemente dai Paesi Bassi, con annesso scarico merci che veniva effettuato all’interno del “Mercato dei fiori” e successivamente instradato verso l’intero Sud-Italia. In particolare dalle intercettazioni è emerso che la società era considerata dagli imprenditori del settore “l’agenzia delle gang” poiché aveva imposto un rapporto di esclusiva commerciale sia per i trasporti che per lo scarico delle merci, anche in ragione della capacità intimidatoria derivante dalla parentela del titolare con Luigi Di Martino. Le vittime venivano obbligate ad avvalersi di tale azienda di intermediazione per effettuare il trasporto e lo scarico merci, subendo di conseguenza un aggravio delle spese. Ecco tutti i nomi degli arrestati:  - Cesarano Giovanni, detto “Nicolino”, nato a Napoli il 26.05.1966;  - Di Martino Luigi, detto “il profeta”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 25.03.1961;  - Di Martino Luigi, detto “cifrone”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 21.06.1961;  - Falanga Aniello, nato a Pompei (NA) il 04.06.1964.  Agli arresti domiciliari sono finiti invece: - Cammarota Ivan, detto “orsetto”, nato a Salerno il 16.10.1975;  - Melisse Vincenzo, detto “taccarella”, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 10.07.1966;  - Mogavero Francesco, nato a Battipaglia (SA) il 13.01.1979.
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22-05-2019 10:49:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA