LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La lettera

Castellammare, il caso 'Basilio Cecchi': 'Lezioni on line cominceranno a giorni'

Un genitore difende la scuola: 'Protetta la privacy degli alunni'

di Redazione
Castellammare, il caso 'Basilio Cecchi': 'Lezioni on line cominceranno a giorni'

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un padre della Basilio Cecchi Gentile redazione de “Il Corrierino” Sono un genitore di due alunni che frequentano la “Basilio Cecchi” e , dopo aver letto l’articolo comparso ieri sulla vostra home page, mi permetto di inviare la presente per precisare alcuni aspetti che, secondo me, sono doverosi per una corretta informazione. E’ vero, in questo istituto nè durante il lockdown nè durante questo periodo di estremo disagio, sono state eseguite videolezioni ma ciò non significa che non sia stata messa in atto la didattica a distanza. Tale dispositivo, infatti, prevede due modalità: quella sincrona (con collegamento audio- video) e quella asincrona ( con somministrazione di compiti e consegna in un arco temporale stabilito dagli insegnanti). Questa precisazione non è solo squisitamente tecnica ma indica che, comunque, anche senza l’utilizzo di webcam, il programma delle varie discipline curricolari è stato portato avanti con la piena reperibilità di tutte le insegnanti. Chi ha criticato così aspramente la nostra scuola forse non ha saputo che dal 29 Ottobre, saranno attivate le piattaforme G Suite per ogni classe e dunque, la voce ed il volto delle insegnanti, saranno finalmente presenti nelle nostre case. Che la scuola con il numero più elevato di iscritti, fino ad oggi, non abbia promosso tale metodologia, senz’altro fa notizia. Tale dato, fino a questo momento, però, deve essere letto come una scelta didattica e di tutela della persona e non come scorciatoia alle videolezioni. Trattandosi di bambini di età compresa fra i 6 ed i 10 anni (per non contare poi gli iscritti dell’infanzia) l’attenzione alla privacy, il rispetto e la tutela dei dati sensibili ha dei livelli di guardia altissimi. Alcuni casi di malintenzionati che, durante il lockdown, avevano utilizzato classroom per poter dare sfogo alle loro depravazioni hanno destato la sensibilità di dirigente e docenti i quali, d’accordo con i rappresentanti dei genitori in consiglio d’istituto, avevano deciso di proseguire sulla strada dei compiti assegnati sul registro elettronico così come adesso. Tale scelta fu stata attuata anche per non gravare uteriormente su quelle famiglie in cui entrambi i genitori continuavano a lavorare e che, non potendo contare su alcun supporto, non riuscivano a dedicare il tempo necessario per seguire i propri figli nelle videolezioni. Tali scelte, seppur motivate, possono essere opinabili, d’altronde ognuno di no, che è iscritto ad almeno un gruppo Whatsapp di classe, sa quanto siano etorogenei e a volte difficili da conciliare le esigenze dei genitori presenti. A questa nuova interruzione autunnale,però, la “Basilio Cecchi” non si è fatta trovare impreparata. So per certo che, per tempo, tutto il corpo docente ha sostenuto un corso di formazione per il corretto utilizzo della piattaforma G-suite ma che quest’ultima, come detto, sarà finalmente accessibile dopo che Google ha impiegato più di un mese per recepire, valutare ed approvare la richiesta da parte della scuola. Inoltre la Basilio Cecchi aveva riaperto il primo Ottobre organizzandosi in maniera impeccabile, con ingressi ed uscite scaglionate e utilizzando tutti i dispositivi di sicurezza. L’orario scolastico era stato fissato da subito a 4 ore ed il 14 ottobre sarebbe entrato a pieno regime. Vorrei concludere questa mia lettera rivolgendomi a tutti i genitori che, come me, stanno soffrendo in questo periodo di frustrazione e paura perché pensavamo di aver sconfitto il virus. Ognuno di noi sta affrontando questo momento stringendo i denti. Ecco, cerchiamo solamente di stringerli e non di digrignarli attaccando quello che adesso più che mai rappresenta un punto di riferimento essenziale per lo sviluppo dei nostri ragazzi. La scuola ricopre un ruolo centrale nella loro quotidianità e nel percorso di vita. Il covid gliel’ha tolta di nuovo ed ora, soprattutto per tutti quelli che non svolgono o non possono più svolgere attività extra, anche la sola esecuzione dei compiti rappresenta un momento speciale nella speranza di un ritorno a ciò che a loro e a noi tutti manca di più: la semplice ma, assai lontana, normalità.
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28-10-2020 21:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA