LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, i soldi del clan D'Alessandro nelle imprese degli insospettabili

Dagli alberghi in penisola alle aziende stabiesi

di Ciro Serrapica
Castellammare, i soldi del clan D'Alessandro nelle imprese degli insospettabili

«E' verosimile che Sergio Mosca si occupi di droga. Ha ancora tante ricchezze per conto del clan D'Alessandro». A dirlo è un collaboratore di giustizia interrogato dalla DDA. Parla a ruota libera l'ex colonnello del clan D'Alessandro e fa nomi e cognomi. Nomi di aziende che operano nell'area stabiese, fino ad arrivare a strutture alberghiere della penisola sorrentina. Tante attività, troppe, che secondo il collaboratore sono del clan ma affidate a "teste di legno". Affari milionari che permetterebbero ai D'Alessandro di riciclare milioni di euro all'anno. Soldi che vengono dalle estorsioni, dal traffico di droga e da tutte le attività illecite del clan. Imprese che primeggiano nei settori di appartenenza, per importanza e per vendite. L'ex affiliato al clan non si tira indietro a specificare le aziende quali siano e spiegare nei minimi dettagli come funziona il riciclaggio di denaro. Il clan non si occupa solo del reimpiego di soldi, ma anche del recupero crediti nel caso in cui qualche cliente non paghi la merce acquistata. Un giro di affari impressionante che, secondo le rivelazioni del pentito, serve al mantenimento delle rispettive aziende ed anche per il mantenimento della "famiglia" criminale che domina sull'intera area stabiese e la penisola sorrentina. Tra le attività che il pentito rivela siano dei D'Alessandro risulterebbe anche un albergo della penisola sorrentina che, in questo periodo, risulterebbe addirittura affidato alla gestione commissariale di un custode giudiziario perchè la società di gestione avrebbe dichiarato fallimento. Soldi, affari, aziende e rapporti con la politica locale. Dalle cronache di questi giorni sta emergendo uno spaccato di Castellammare che molti già conoscevano da tempo, ma ora è diventato realtà anche per i giudici dell'Antimafia che ha acceso i riflettori già da tempo sui D'Alessandro ed i gruppi criminali collegati. Intanto nella giornata di ieri il Procuratore Capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, al Tg Regione ha dichiarato «inaccettabile l'applauso per due volte, di parte del consiglio comunale, alla celebrazione di un esponente della criminalità organizzata».
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25-05-2021 19:12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA