"Sciogliete il consiglio comunale di Castellammare". La richiesta al governo arriva dai Cinquestelle. A firmare una lunga interpellanza è la parlamentare stabiese Carmen di Lauro sostenuta dai deputati Stefania Ascari e Andrea Caso. "Ci sono concreti elementi per ritenere che nel comune di Castellammare ci siano presunte infiltrazioni della camorra" scrivono i tre. E, quindi, chiedono l'invio della commissione di accesso a Castellammare, prima tappa verso lo scioglimento anticipato del consiglio. Nel lungo testo, che parte dagli arresti dei capi di quattro cosche con l'imprenditore Adolfo Greco, in carcere dal 5 dicembre, i parlamentari si rivolgono a Salvini e Di Maio. A rispondere, decidendo se esistono i presupposti per inviare al comune il pool della prefettura per verificare la presenza di infiltrazioni camorristiche, dovra' essere il Ministero dell'Interno. Il documento ha tre firme è ora sulla scrivania di Salvini. Si ripercorre quanto sta emergendo dalle inchieste sui rapporti tra politica e clan a Castellammare, ma soprattutto sui rapporti tra alcuni dipendenti del comune e la camorra. I parlamentari richiamano il periodo buio dell'omicidio del consigliere Gino Tommasino per arrivare ai recenti sviluppi con un'ordinanza di 800 pagine sulle cosche e l'imprenditore Greco, ricordato nell'interpellanza come sostenitore del sindaco di centrodestra Gaetano Cimmino. “I sottoscritti - si legge nell’interpellanza - chiedono Di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: secondo le relazioni periodiche della direzione investigativa antimafia a Castellammare Di Stabia la mafia è particolarmente attiva: il sodalizio egemone rimane il clan D'Alessandro, a cui è collegato il clan Imparato, mentre nel Rione Santa Caterina è presente il sodalizio Cesarano; il 5 dicembre 2018, a seguito dell'indagine «Olimpo», la polizia, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia Di Napoli, ha eseguito 13 misure Di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 4 ai domiciliari, e indagato 21 persone; l'operazione ha interessato le attività di 4 clan camorristici, «D'Alessandro», «Cesarano», «Di Martino», «Afeltra», ed ha analizzato i rapporti dell'imprenditore Adolfo Greco, già affiliato alla Nuova camorra organizzata Di Raffaele Cutolo, affiliazione che gli era valsa una condanna per favoreggiamento; le indagini sono poi proseguite e a marzo 2019 sono stati emessi nuovi provvedimenti cautelativi; attualmente, secondo fonti di stampa risultano indagati, tra gli altri, Adolfo Greco, i parlamentari Di Forza Italia, Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo, il consigliere regionale campano Pd Mario Casillo, il dirigente del Pd stabiese Gennaro Iovino, padre del consigliere comunale Francesco Iovino, il figlio Di Adolfo Greco, Luigi, già consigliere comunale a Castellammare, l'ingegnere Antonio Elefante, coinvolto in alcuni progetti di co-housing nell'area stabiese anche per conto Di Adolfo Greco; Dall'indagine «Olimpo» emerge che il sodalizio criminale che faceva capo ad Adolfo Greco, poteva contare sulla disponibilità Di dipendenti dell'ufficio tecnico i quali si adoperavano per informarli e lavori pubblici e persino lavori privati di tipo condominiali; emergerebbero legami tra il gruppo criminale e un esponente delle forze dell'ordine: nello specifico un poliziotto, all'epoca in servizio presso il commissariato di Castellammare, che aveva chiesto un favore per la moglie; gli inquirenti hanno indagato anche sull'affare dell'ex area industriale Cirio finalizzato all'abbattimento della struttura preesistente e alla ricostruzione di 330 appartamenti, di cui 110 Di housing sociale e 220 destinati privati, sul quale si sarebbe concentrato l'interesse della mafia; Nel corso delle elezioni comunali del 2018, sono state rivolte accuse di brogli elettorali, così come già successo in occasione delle elezioni comunali del 2016". Poi vengono sintetizzate le denunce da parte di consiglieri di opposizione negli ultimi mesi: "in particolare, nel 2018 la campagna elettorale è stata turbata da ben tre inchieste relative a presunti brogli: una denuncia per pacchi alimentari in cambio dei voti e due indagini per schede elettorali fotografate; un consigliere comunale di opposizione ha dichiarato la presenza di «anomalie sulla procedura adottata per eventi natalizi. [...] Il villaggio Di Babbo Natale fu pubblicizzato prima ancora che la determina passasse in Giunta. È così per le luminarie, che furono installate prima che fosse assegnato il bando», mentre un altro consigliere di opposizione, durante la seduta del consiglio sulle variazioni di bilancio per 200 mila euro per pagare gli eventi natalizi, richiese e ottenne di conferire «a porte chiuse» rispetto a tali eventi, in cui dichiarò, prima che il pubblico venisse allontanato «Devo fare nomi e cognomi sulla questione Sint e termalismo»; l'attuale sindaco «senza il sostegno dei Greco non sarebbe mai diventato sindaco», secondo un consigliere di opposizione; il segretario generale del comune si è espresso sulla determina dirigenziale 17 dicembre 2018 avente per oggetto l'affidamento per la realizzazione dello spettacolo pirotecnico con un impegno di spesa di circa 12 mila euro.Quando nella precedente determina del 21 novembre 2018 la spesa per tale evento era di 6 mila euro; il segretario generale, in particolare, ha chiesto chiarimenti su tale aumento immotivato, visto che la somma era già stata prevista e approvata a novembre, e sulle modalità di aggiudicazione dell'appalto, in quanto non risultavano le verifiche sui requisiti della ditta aggiudicataria e sul versamento della cauzione; la guardia di finanza ha avviato un'indagine sulle procedure di assunzione di nuovo personale al comune, compresi quelli del concorso per l'assunzione di 21 dipendenti comunali, e sugli atti relativi all'affidamento di lavori pubblici". La descrizione di un quadro che per i parlamentari dei Cinquestelle richiede l'intervento del Ministro Salvini con cui sono al governo del Paese.
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