LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, gli studenti ricordano Peppino Impastato

Il fratello Giovanni: 'Sono emozionato'

di Christian Apadula
Castellammare, gli studenti ricordano Peppino Impastato

Sono stati gli studenti i protagonisti di un incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino il giovane giornalista ucciso dalla mafia nel 1978.

Commovente l'interpretazione sui depistaggi dopo l'omicidio fatta dagli alunni del liceo scientifico Severi che ha anche ospitato l'iniziativa. Ma molto bravi tutti gli studenti di 17 scuole coinvolte tra video, canzoni e murales realizzati. A moderare l'incontro il direttore di Repubblica Napoli Ottavio Ragone.

Emozionato si è rivolto alla platea dei giovani Giovanni Impastato. "Noi non lo abbiamo mai dimenticato, portiamo ancora avanti la sua battaglia. I 'Cento Passi' non sono solo il titolo di un grande film o di una canzone di successo, ma bensì una realtà storica. E’ la distanza tra la nostra casa e quella del boss Badalamenti, mandante dell’omicidio di Peppino condannato all’ergastolo. Si tratta di uno dei criminali più feroci del secolo precedente. Peppino è diventato un eroe, un'icona quasi irraggiungibile, ma non è così. Non dovete adagiarvi su chi ha lottato in passato, perchè è troppo facile. Dovete essere anche voi a fare la differenza. Mia madre diceva sempre che la mafia non si sconfigge con le pistole, ma con la cultura".

Sono diciassette gli istituti scolastici del territorio che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionali Magistrati – sezione di Torre Annunziata - per educare i giovani alla legalità e al valore della solidarietà. Dal presidio Libera alle forze dell'ordine. Istituzioni, scuola e politica insieme per ricordare Impastato, assassinato il 9 maggio 1978 a Cinisi, Palermo. 

A ricostruire la vicenda investigativa e giudiziaria è Franca Imbermago, Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia che all'epoca si occupò del caso. "Ci sono voluti anni per ottenere la verità. Non dimenticherò mai le parole di Felicia Impastato al processo contro Badalamenti. La interrogai nel corso delle indagini, fu la prima testimone. I suoi parenti mafiosi le proposero di vendicare il figlio con una spedizione di sangue, ma lei ebbe il coraggio di dire no. Nel 1996 le indagini furono riaperte su istanza della famiglia. Il boss era in videoconferenza, lei lo guardò negli occhi e gli disse: 'Tu hai ucciso mio figlio'. Non lo dimenticherò mai, quella donna fu un esempio per me". 


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30-05-2023 10:00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA