DOMENICA 03 NOVEMBRE 2024




La storia

Castellammare, gli stabiesi alla scoperta di percorsi storici e dimenticati

Sentieri e luoghi diventano social

di Jacopo De Vivo
Castellammare, gli stabiesi alla scoperta di percorsi storici e dimenticati

Molti stabiesi si sono cimentati nella riscoperta e nell’esplorazione di alcune zone antiche della nostra città data la limitata possibilità di spostamenti fuori dal comune di residenza e il prolungamento fino alla prossima settimana della zona rossa. In tanti, grazie ai vari hashtag, hanno condiviso la riscoperta degli antichi sentieri e strade storiche come via Visanola, Via Cognulo, Via Fratte, via Castello, via vecchia Pozzano fino alla salita della Madonna della Libera e Quisisana richiamandone la loro enorme bellezza paesaggistica sui post nei vari Social. I percorsi principali nelle preferenze dei concittadini sono senza dubbio riferibili all’area che va da via Visanola (che collega Fontana grande al Castello) a tutte le antiche vie e mulattieri che si sviluppano tra le pendici del Faito stabiese e che per dimenticanza o assenza di interesse primario del territorio cittadino sono ritornate in auge per il fascino senza tempo degli scorci, delle strutture antiche, dei palazzi storici, dei ruderi del passato nonché per lo spettacolo naturalistico rallegrato e nutrito dalle pennellate di colore delle varie fioriture primaverili . A chi si avventura tra le vie in salita (alcune con un buon grado di pendenza, che potrebbe spaventare i meno allenati) è consigliabile prepararsi con un paio di scarpe sportive e un buon abbigliamento tecnico in quanto soprattutto alle prime luci dell’alba ed al tramonto, con la comparsa dei venti provenienti dal mare, ci sono cambi di temperatura e di umidità repentini. La Pandemia, nonostante i suoi innumerevoli aspetti negativi, in un’ottica futura, è stata una molla per la riscoperta del territorio cittadino e ha dato una coscienza di quanto latente sia la bellezza e la possibilità di un rilancio turistico a livello territoriale di zone, oramai cadute nella dimenticanza, con necessari ed istantanei interventi di “scerbatura” (termine caro all’amministrazione per la potatura delle aiuole in villa comunale) di alcuni rovi che selvaggiamente hanno inghiottito i sentieri. In alcuni punti sarebbe doveroso e necessario per la sicurezza “dei viandanti” un rifacimento del manto stradale in quanto presenta evidenti danni dovuti al dilavamento e alla presenza di buche causate dai vari fenomeni atmosferici, da non tralasciare la rimozione di rifiuti lasciati in maniera poco legale, anche cartelli informativi potrebbero essere un utile supporto ad eventuali escursionisti per una migliore fruizione turistica/storica dei luoghi di Castellammare di Stabia.
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13-04-2021 08:52:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA