LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Castellammare, gli sciacalli del Covid contro un commerciante: 'Il virus è la cattiverie'

La gastronomia Raimo: 'A rischio il lavoro di 10 famiglie'

di Redazione
Castellammare, gli sciacalli del Covid contro un commerciante: 'Il virus è la cattiverie'

La sua bacheca Facebook è diventata un bollettino Covid. Una scelta per fermare gli sciacalli contro la sua gastronomia. "Calunniare significa mettere a rischio il pane di dieci famiglie". È il titolare della gastronomia Raimo, nel quartiere Annunziatella alla periferia di Castellammare, a ricostruire la sua vicenda per mettere fine alle voci che hanno, in questi giorni, creato un'accusa di untori attorno alla sua attività. Scrive: "E' tempo di pandemia per tutti. Purtroppo il virus ha contagiato anche una parte del nostro personale. Come sapete, la nostra cucina è stata chiusa, il personale contagiato è stato isolato. Il negozio è stato subito sanificato. Tutto il personale si è sottoposto al tampone. I positivi sono a casa". Seguito il protocollo e ricostruita la rete dei contatti la gastronomia ha riaperto. "Il resto del personale (punto vendita laboratorio) è risultato negativo fino ad oggi. I certificati sono esposti al punto vendita" spiega il proprietario. Ma seguire la strada indicata dall'Asl non è bastato: "Ci dispiace che stiano dicendo tante cattiverie. Questo è il vero virus, la CATTIVERIA. Stiamo seguendo il protocollo dell'ASL e mai metteremo in pericolo la salute dei nostri clienti. La nostra è un'azienda con 10 dipendenti, e calunniare significa togliere il pane a 10 famiglie. Questo è un momento di prova. Chi si sente vincitore non sa che ha di fronte un nemico invisibile. Siamo tutti provati da questa situazione e la cattiveria fa molto più male del virus. Noi ne usciremo, con l'aiuto di Dio, ma chi sta usando ogni forma di cattiveria contro di noi NO, non guarirà e ne renderà conto a Dio. Siamo tutti sulla stessa barca".
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13-11-2020 08:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA