E' stato senatore del collegio Castellammare-Sorrento nella stagione in cui la sinistra sperimentava la prima opposizionea Berlusconi. È morto a 77 anni Francesco de Notaris. Il Professore di Scuola superiore e sindacalista, è stato capogruppo in Commissione Affari Costituzionali e Difesa, ha fatto parte della presidenza nella Commissione di Indirizzo e Vigilanza sui servizi radiotelevisivi; in campo per la pace e diritti umani e per il servizio civile legge in una nota: "Scompare Francesco De Notaris, coordinatore delle Assise di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia fondate da Gerardo Marotta e Antonio Iannello nel 1991. De Notaris, senatore della Repubblica nella dodicesima legislatura per la Rete, è stato uno dei pochissimi parlamentari che negli ultimi quarant'anni hanno onorato il Parlamento ponendosi a servizio esclusivo dell'interesse pubblico. Con le Assise ha condotto importanti battaglie per Napoli e per il Mezzogiorno, come quelle per la salvaguardia del centro storico patrimonio Unesco, che ancora oggi cade in rovina, per la totale inerzia dei pubblici poteri, per la tutela e la riqualificazione di Bagnoli, per il recupero di Napoli Est e delle periferie, contro la scellerata gestione dei rifiuti in Campania".
"Francesco De Notaris si è speso senza risparmio nel tentativo di ottenere dal potere istituzionale un ascolto quasi sempre negato. La raccolta di scritti collettanei su Napoli, da lui curata per le Assise, ne testimonia la buona fede e lo spirito di speranza in un futuro perfettibile, nonostante tutto. Il suo incrollabile spirito di servizio lo poneva lontano dai tanti che al contrario ricoprono incarichi istituzionali per puro interesse personale. Per lui la pace, la solidarietà, l'istruzione, non erano accessori titoli da strumentalizzare, ma orizzonti programmatici da realizzare. Dinanzi ai ripetuti tentativi di stravolgere la Carta Costituzionale fermamente replicava la necessità invece di attuarla nella sua pienezza. Se un parlamentare si giudica per la sua attività, il disegno di legge poi divenuto legge sull'obiezione di coscienza al servizio militare è stato il segno tangibile di quella meravigliosa sensibilità umana che ha caratterizzato il suo impegno politico".
"Napoli ed il Mezzogiorno d'Italia perdono l'uomo, ma non la sua testimonianza valoriale, che continuerà ad ispirare quei fortunati giovani che lo hanno conosciuto. Quegli stessi giovani cui non ha mai fatto mancare il suo disponibile e sincero sostegno", conclude la nota.
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