Le fonti minerali monitorate costantemente. Una verifica periodica da parte di laboratori accreditati, con cadenza almeno mensile, per le acque termo-minerali di Castellammare. E' l'impegno del sindaco Gaetano Cimmino che spiega su Fb: "Abbiamo dato seguito alle indicazioni previste dal decreto del Ministero della Salute del 10 febbraio 2015, allo scopo di ridurre al minimo le possibili alterazioni delle fonti Acidula e Acqua della Madonna, oggi aperte al pubblico, mediante un’attività di autocontrollo batteriologico presso le mescite delle acque le cui concessioni sono attualmente in regime di prosecuzione. Un obbligo di legge finalizzato a garantire la salubrità delle acque e a tutelare i cittadini da qualsiasi potenziale rischio derivante da eventuali alterazioni biologiche delle fonti". La prima mossa per poi rilanciare la proposta di ottenere il riconoscimento a Patrimonio Unesco: "Le nostre sorgenti sono un elemento distintivo della città, una risorsa che intendiamo valorizzare ad ogni costo. Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di candidare le sorgenti di Castellammare di Stabia al riconoscimento di patrimonio naturale Unesco, tenendo conto delle proprietà curative delle acque di Castellammare di Stabia, della purezza e dell’efficacia terapeutica delle stesse e della loro valenza storica e culturale".