Folla di fedeli ha partecipato questa notte alla processione nel centro di Castellammare che chiude i 12 giorni dedicati all'Immacolata e aprono le festività natalizie. Si rinnova la fede e la speranza: è stato nuovamente benedetto il quadro dell’Immacolata Concezione di Via Regna Margherita, insieme alla voce di “Fratiell e surelle”.
Una voce data da Gennaro e Vittorio per accompagnare una tradizione che continua ad ardere dopo 44 anni. Monsignore Francesco Saverio Petagna, fù il primo promotore a Castellammare del Culto all’Immacolata. .
La festa dell’Immacolata è molto sentita dagli stabiesi, si tramanda di generazione in generazione e si lega inevitabilmente al rito dei falò. La leggenda che narra che un pescatore durante una notte, si trovò in balia delle onde, il mare iniziò a remargli contro ed egli non potè far altro che rifugiarsi nella fede, invocando la Vergine Maria. Al suo risveglio, si ritrovò sull’arenile e per riscaldarsi decise di accendere un fuoco e chiamò a raccolta tutti i passanti definendoli per l’appunto ‘’Fratiell e surelle’’. A partire dall’ inizio del ‘900 questa devozione si è tradotta in una processione che avviene nelle dodici notti che precedono la festività dell’Immacolata Concezione. I devoti alla Madonna si svegliano prima dell’alba e attraversano i quartieri della città recitando il rosario.
“Una tradizione che richiama alla preghiera, tenendo conto delle esigenze e dei bisogni degli altri, è quanto mai indispensabile percorrere la strada della fraternità in maniera concreta, in città che spesso diventano invivibili. Trovo sempre grande disponibilità e bontà in questo quartiere che ogni giorno mi incoraggia e mi spinge a fare del mio meglio” – Don Roberto Imparato, parrocchia San Vincenzo Ferreri