Sono 450 gli operai che ritorneranno in fabbrica a Castellammare da lunedì. Lo stabilimento Fincantieri si avvia gradualmente al ritorno alla normalità, nel rispetto delle norme anti contagio che sono state applicate alle aziende per fermare l'epidemia. Un centinaio i dipendenti stabiesi del gruppo di Trieste che resteranno ancora in cassa integrazione, per due settimane, secondo un piano stilato durante un incontro avvenuto questa mattina tra la direzione e i sindacati. Mentre c'è un gruppo di dipendenti che continuerà ad alternare i giorni di lavoro in fabbrica con quelli da casa. Ancora fuori dallo stabilimento, invece, gli operai dell'indotto che rientreranno in un secondo momento quando si potrà garantire il distanziamento necessario per tutti insieme all'applicazione delle altre regole. Soddisfatti Fiom, Fim e Uilm rispetto al protocollo sulla sicurezza preparato per riprendere riducendo al minimo i rischi. Il piano, varato oggi nello stabilimento stabiese, mette in pratica quanto stilato ieri a livello nazionale. Si è svolto ieri, infatti, l’incontro in videoconferenza per la proroga della CIG Covid-19. "Nonostante stiano rallentando i contagi, purtroppo non è stato debellato il Coronavirus. Quindi l’attenzione è ancora massima e nei luoghi di lavoro bisogna rispettare il distanziamento e tutte le procedure previste dai Protocolli. Gli RLS e RSU vigileranno con attenzione affinché vengano rispettati i protocolli di sicurezza da parte dell’azienda" si legge in una nota sindacale unitaria. Rassicurazioni anche per il futuro: "L'azienda ci ha comunicato che non ha ancora ridisegnato definitivamente i piani produttivi, la stessa conferma che non c’è stato fortunatamente nessuna cancellazione delle commesse in portafoglio". E da lunedì la maggior parte degli operai torneranno nello stabilimento stabiese.
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