LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, Fincantieri contro il sindaco Cimmino: "E' fuori dalla realtà"

Lo scontro dopo il trasferimento della nave Trieste con sei mesi di anticipo

di Redazione
Castellammare, Fincantieri contro il sindaco Cimmino:

Operi in sciopero, sindaco che alza la voce e Fincantieri decide di utilizzare la linea dura contro Cimmino. La vicenda che ha innescato lo scontro nasce dalla decisione dei vertici di Trieste di trasferire la nave militare da Castellammare con sei mesi di anticipo sulla tabella di marcia stabilita. Ma l'azienda non risponde ai parlamentari e ai sindacati che si sono mobilitati. Con una nota rimarca l'impegno dell'azienda e attacca frontalmente il sindaco di centrodestra. Il primo secco no arriva alla richieste di un tavolo tecnico permanente firmata da Cimmino: "Riteniamo del tutto eccessive le preoccupazioni espresse e, non nascondiamo, assolutamente ridondante l’istituzione di un Tavolo Tecnico permanente presso il Ministero dello sviluppo economico, tenuto conto della assoluta insussistenza di condizioni in qualche modo riconducibili ad una situazione di crisi". Partendo dal passato di crisi e sacrifici, Fincantieri guarda alla posta che oggi è sul tavolo con i più di 100 milioni di investimento da utilizzare per rendere lo stabilimento competitivo. "Negli anni più duri della crisi la nostra Società, nonostante la mancata attuazione da parte degli Enti competenti dei necessari interventi strutturali finalizzati a rendere maggiormente competitivo il sito produttivo, ha onorato l’impegno a tenere aperto il cantiere, assicurando, al cantiere di Castellammare, grazie all’importante successo commerciale costruito ed ottenuto attraverso lungimiranza e visione strategica, un adeguato carico di lavoro che garantirà al cantiere la piena saturazione produttiva anche per gli anni a venire". Poi il passaggio rivolto a Cimmino che aveva chiesto chiarezza sul futuro: "I continui riferimenti ad una non chiara mission produttiva del sito risultano assolutamente strumentali ed in contraddizione con quanto sottoscritto e comunicato negli anni sia alle Organizzazioni Sindacali sia alle Istituzioni. Sin dal Contratto integrativo del 2016, sottoscritto da tutte le OOSS, che nei protocolli stipulati nel corso degli anni con diverse Istituzioni è stata definita per il sito la mission di sito polifunzionale indirizzato verso la costruzione di prodotti fortemente innovativi, con particolare riferimento al supporto nella costruzione di unità navali militari, nonché ai traghetti”. Poi la parte più dura della nota: "E’ inoltre quanto meno singolare sentire parlare di mortificazione del cantiere relativamente al carico di lavoro assegnato e alla “mancanza di volontà” dell’azienda di far ripartire il cantiere: queste affermazioni sono fuori dalla realtà e non rendono merito agli sforzi aziendali di assegnare al sito un volume di ore mai sviluppato, testimoniando una scarsa conoscenza di quanto sta realmente avvenendo". Dallo scontro allo sguardo sul futuro con i 40 milioni di euro messi in campo dall'azienda, ma solo a fronte dei 70 che dovrebbero investire Governo e Regione. "Infine, come noto e come già è stato sottolineato durante il varo dell’unità navale “Trieste”, l’azienda è impegnata con importanti investimenti prodromici all’efficientamento del cantiere per un ammontare di euro 40 milioni, così come condiviso con le organizzazioni sindacali alle quali sono stati presentati i progetti di intervento. Tale indirizzo strategico mira ad adeguare gli asset alle richieste del mercato con l’obiettivo di raggiungere le migliori performance in termini di qualità, per aumentare la sicurezza dei luoghi di lavoro e migliorare l’impatto ambientale nei siti produttivi. L’effetto dell’efficientamento consentirà di ridurre i costi di produzione e consolidare una capacità produttiva con lead time coerenti con i programmi nave". In termini generali Fincantieri sta sostenendo l’esigenza della messa in sicurezza delle aree portuali ove insiste lo stabilimento produttivo; in questa direzione si registra un importante impegno del Governo che, con delibera del 24 luglio 2019 del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha stanziato 39 milioni per la messa in sicurezza e l’adeguamento dello stabilimento dell’area portuale di Castellammare di Stabia.

 


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04-10-2019 18:12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA