Borrelli torna a occuparsi di Castellammare raccogliendo l'appello di un imprenditore che ha denunciato atti di razzismo nei confronti dei figli. Insulti per i tratti orientali ereditati dalla mamma filippina mentre dilaga la psicosi per il virus arrivato dalla Cina. Dopo un post del consigliere regionale sul caso interviene il sindaco Cimmino: "Mi auguro che il solito consigliere regionale, da politico e giornalista qual è, abbia effettuato tutte le verifiche del caso prima di gettare nuovamente fango sui cittadini stabiesi e sull’onorabilità di una città che si è sempre distinta per fratellanza, accoglienza e inclusione. E voglio sperare che la diffusione della denuncia sulla sua pagina social non abbia nulla a che fare con scopi meramente politici e intenti elettorali, cavalcando l’onda dell'allarmismo di questi giorni o dei troppi caffè presi una settimana fa a Castellammare". Il primo cittadino non rinuncia a risollevare il caso dello scontrino di 80 euro in un bar stabiese, che Borrelli ha utilizzato in un video gridando alla truffa. Ora, però, la scena è completamente cambiata. Borrelli sostiene di avere raccolto la denuncia di un direttore d'albergo stabiese preoccupato per i suoi figli. "A prescindere da tutto, ci tengo ad essere chiaro: mai e poi mai consentirò che le discriminazioni possano prendere il sopravvento nella mia città. Per questo motivo, sono pronto ad invitare l’autore della denuncia a bussare alla mia porta, perché in me troverà il sindaco di tutti, sempre pronto e disponibile al dialogo, al confronto e alla condanna verso i balordi che danneggiano il buon nome di Castellammare di Stabia" è l'invito che Cimmino rivolge all'autore della denuncia.
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