Di notte a Punta Campanella per distruggere la zona protetta pescando i datteri, di giorno nel centro di Castellammare per venderli ai clienti per il pranzo dell'Immacolata. Nei guai noto pregiudicato stabiese fermato a Piazza Spartaco mentre consegnava datteri ai clienti.
L’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.  I militari hanno denunciato un pescatore di frodi, G.V., che nella notte ha deturpato e distrutto una porzione di rocce del tratto di costa della bellissima Penisola Sorrentina nel Comune di Vico Equense in località Punta Scutolo. All’alba poi stava procedendo alla vendita del pescato.
Attraverso un capillare controllo del territorio e specifica attività di monitoraggio andata avanti per giorni, i militari hanno ricostruito il “modus operandi†del noto “Datteraro†che a bordo di una Fiat Punto partendo dal garage adibito per il confezionamento dei Datteri di Mare, tra le strade cittadine ancora deserte, ed effettuava le varie consegne agli avventori di turno. Nel preciso momento in cui G.V., alla guida della Fiat Punto passava per Piazza Spartaco, è stato fermato dai militari che lo hanno sottoposto al controllo veicolare. All’ispezione dell'auto, è stata trovata una borsa con circa 20 chili di Datteri di Mare che avrebbe dovuto distribuire per la vendita al dettaglio in occasione della “Festività dell’Immacolata†ai vari clienti che solitamente ed illecitamente acquistavano il prezioso mollusco bivalve
 L’uomo è stato così per l’ennesima volta, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e per gli adempimenti di rito nell’immediatezza è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria ed accompagnato presso il Comando della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, dove gli sono stati contestati i reati del caso, tra cui spiccano la ricettazione e il danneggiamento ambientale.Â
«Ciò che preoccupa – ha detto il Comandante Ivan Savarese  - è di certo la costanza che vede queste persone reiterare nella commissione di questi reati, ci impegniamo al massimo delle nostre possibilità e continueremo senza sosta a fare il nostro dovere in sinergia con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e soprattutto con quello che ci viene chiesto di fare nel rispetto delle Istituzioni e delle regole. Oramai è un gioco di nervi, dove le Istituzioni hanno la meglio in quanto si riesce a mantenere sempre la lucidità mentale e la capacità di osservare le mutazioni che avvengono nello scenario investigativo».
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