LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Castellammare, ferisce carabiniere alla testa: 'Ho sbagliato, non sono un mostro'

Antonio Longobardi, 47 anni, è il quinto uomo del branco

di Redazione
Castellammare, ferisce carabiniere alla testa: 'Ho sbagliato, non sono un mostro'

E' il più adulto. Nel branco di giovani che hanno pestato un carabiniere in una notte di violenza, lui è quello che assesta il colpo più feroce. Ha quarantasette anni Antonio Longobardi e una famiglia con cui vive nel centro antico di Castellammare. "Non sono una bestia. Ho sbagliato e pagherò" è un passaggio di una lettera alla città pubblicata, questa mattina, dal quotidiano Metropolis. Antonio Longobardi è il quinto uomo del branco. Consegnatosi, martedì scorso, ai carabinieri di Castellammare ha confessato di avere partecipato al raid. Ha colpito Giovanni Ballarò alla nuca con un tavolino di ferro, mentre il militare provava a difendersi dal branco che lo aveva accerchiato picchiandolo con pugni, calci e caschi usati come armi. Minuti terribili nella notte tra venerdì e sabato, ripresi dalle telecamere di un negozio a pochi passi dalla villa comunale. Longobardi, però, assesta il colpo decisivo che fa crollare a terra il militare, aggredito per un video che stava girando per identificare i responsabili di una rissa dopo avere tentato di dividerli qualificandosi come carabiniere. "Dire adesso che sono un bravo ragazzo, un buon padre di famiglia, un buon marito è troppo tardi. Quel gesto, ormai, l’ho compiuto e purtroppo neanche io so darmi una spiegazione. L’intera città di Castellammare è ferita, perché questi episodi non dovrebbero mai accadere. Le mie scuse vanno prima di tutto al militare e a tutta l’arma dei carabinieri. Spero che un giorno possa perdonarmi. Sono un ragazzo che ha sbagliato e possiamo sbagliare tutti. Giudicare è giusto ma non definitemi un mostro, perché non lo sono. L’unica cosa che mi rincuora è sapere che il militare sta bene ed è tornato a casa con la sua famiglia". Longobardi, con la sua lettera, si colloca sulla scia difensiva degli altri quattro arrestati per avere fatto parte del branco. Anche Ferdinando Imparato, Pio Lucarelli, figlio di due ras dei clan stabiesi, Giovanni Salvato e un diciasettenne che era con loro, hanno confessato davanti al giudice. Una strategia difensiva che valuteranno i magistrati. Nel frattempo il carabiniere ferito è tornato dalla sua famiglia, dovrà riprendersi da quella ferita inferta a lui e a Castellammare.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

07-08-2020 10:53:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA