LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, Faella avverte: 'La vita prima dell'economia'

Il professore: 'Ora sappiamo cosa fare, troppo fango sui medici'

di Redazione
Castellammare, Faella avverte: 'La vita prima dell'economia'

"Quando tutto va male, bisogna ricordarsi che prima dell'economia c'è la vita". Lo dice chiaramente il professore Faella che ha speso la sua per salvarne quante più possibile di vita. Per farlo serve che i medici siano aiutati dai comportamenti dei campani, a cui va detto che la situazione è grave. Tra la prima e la seconda ondata molto è cambiato. “Allora praticavamo dei protocolli di terapia importati dalla Cina. Poi li abbiamo riadattati in base alla nostra esperienza. Troppo fango sui medici". Guarda ai prossimi mesi il professore Faella. Richiamato per due volte dalla pensione a 74 anni, dopo il Loreto Mare ora è di nuovo in campo per riorganizzare il San Giovanni Bosco. Nessuna tranquillità nel godersi la sua casa e la famiglia a Castellammare,  quando c'è tanto da fare. "Oggi c’è maggiore chiarezza sulla storia naturale della malattia, sappiamo come intervenire nelle forme lievi e gravi. Abbiamo capito anche che un paziente in subintensiva ha molte più chances di salvarsi rispetto a uno in terapia intensiva" spiega, avvertendo la stanchezza di mesi di lavoro, ma anche la consapevolezza di quanto ancora ci sarà da fare in Campania nei prossimi mesi. Alla nuova ondata “molto hanno contribuito i giovani, che hanno spinto questa seconda fase della malattia tornando dalle vacanze e portando il virus in casa, scatenando un drammatico effetto moltiplicatore”. Ma c’è dell’altro. “Il virus – ha spiegato Faella - ha subito la mutazione della proteina Spike, che riguarda la parte del virus che ne condiziona l’attacco alla cellula umana. Questo ha provocato una diffusione più veloce, a fronte di un depotenziamento della gravità della malattia”. L'esperto stabiese, però, in una lunga intervista allo Strillone si scaglia contro chi ha provato a infangare il lavoro svolto da migliaia di medici e infermieri. Per Faella troppe informazioni possono anche essere fuorvianti e arrivano a chi fabbrica fake news. Ma a contare sono i numeri, che nel frattempo, iniziano ad essere seriamente preoccupanti. Contagi, morti, ospedali in affanno, tutte scene già viste quando l’Italia intera era in lockdown e in Tv c’erano le immagini di Papa Francesco che percorreva a piedi, sotto la pioggia, piazza San Pietro. Per Faella quelle immagini non vanno dimenticate ora che la Campania deve vivere altre settimane di rigore: “Quelle immagini hanno rapidamente fatto il giro del mondo perché hanno immediatamente fatto capire la gravità del momento. Bisogna rendersi che, quando tutto va male, bisogna convincersi che prima dell’economia c’è la vita".
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

18-11-2020 12:08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA