LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, ecco i dati del 2023 tuffarsi in villa resta vietato: 'Mare inquinato'

L'avviso dell'Arpa ai commissari prefettizi

di Redazione
Castellammare, ecco i dati del 2023 tuffarsi in villa resta vietato: 'Mare inquinato'

La tabella per il 2023 lo dice chiaramente "qualità dell'acqua scarsa". Nel tratto di costa della Villa comunale a Castellammare il mare è inquinato e bagnarsi è vietato, anche se negli anni turisti e stabiesi non rispettano più il divieto. E' quanto comunicato dall'agenzia regionale ai commissari straordinari al governo del comune che dovranno disporre il divieto di balenazione.

In queste condizioni resta il 3% della costa. Le acque risultate di qualità sufficiente, buona, eccellente e quelle di nuova classificazione sono da considerarsi balneabili a inizio stagione balneare, mentre sono da ritenersi non balneabili per l’intera stagione quelle classificate di qualità scarsa. I sindaci dei comuni interessati dovranno emanare un’ordinanza di divieto di balneazione. Rientrano in questa categoria alcuni tratti della costa di Pozzuoli, Sessa Aurunca, Castellammare di Stabia, Napoli, Sant’Agnello, Torre Annunziata, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Ravello e Salerno.

A partire dal 12 aprile e fino al 30 settembre 2023, l’Arpa Campania riprende le attività di campionamento e controllo in mare per garantire una stagione balneare senza rischi sanitari. Ad inizio stagione balneare 2023, come per la scorsa annualità, si conferma il 97% di costa balneabile a fronte del restante 3% di costa non balneabile (circa 15 km) perché risultata “scarsa” all’elaborazione statistica della classe di qualità. Resta esclusa dal conteggio la quota di litorale non destinata all’uso balneare, circa 60 chilometri, per la presenza di aree portuali, servitù militari, canali e foci di fiumi non risanabili, aree marino protette.

Duro il commento del "Comitato Giù le mani dal Sarno": "Sono stati pubblicati i dati per la balneazione 2023, per le acque scarse i sindaci dei comuni interessati dovranno emanare un’ordinanza di divieto di balneazione e provvedere, ai sensi del DM 19 aprile 2018, alla trasmissione telematica sul software dedicato del Ministero della Salute; purtroppo non riusciamo ancora a rendere balneabile il tratto della villa Comunale. Il maggiore responsabile sul lungomare stabiese resta il Vernotico (Rivo San Marco). Fra qualche mese tornerà quella puzza nauseabonda che ci accompagna per tutta l'estate per il lungomare e tutto il quartiere da anni, questo corso d’acqua eredita tutti gli scempi ambientali dei Monti Lattari".

E' spiegato in una nota dell'Arpa: "Su ciascuna delle 328 acque di balneazione (41 in provincia di Caserta, 148 in provincia di Napoli e 139 in quella di Salerno) i Dipartimenti provinciali costieri eseguiranno, nel rispetto del calendario regionale, prelievi di acqua di mare in punti prefissati della rete laddove si prevede il maggior afflusso di bagnanti e in aree a presumibile rischio di inquinamento. Tutti i campioni prelevati saranno successivamente analizzati nei laboratori Arpac secondo i criteri sanciti dalla normativa vigente di settore. La rete di monitoraggio per i controlli sulla qualità delle acque di balneazione dell’intero litorale campano nel corso della stagione balneare 2023 è stata definita da Arpac e approvata dalla Regione Campania con delibera n. 137 del 21 marzo 2023 (pubblicata sul Burc n. 25 del 03 aprile 2023)".

 

 


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06-04-2023 15:48:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA