Ancora due giorni di tempo. Comincia il conto alla rovescia, ma è sempre più probabile che Torre del Greco e Castellammare votino a giugno. Il Viminale non ha ancora fissato la data per il ritorno alle urne dei comuni che devono scegliere consigli comunali e sindaci. Alla Prefettura di Napoli ad oggi non è arrivata ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell'interno e dando un'occhiata al calendario è sempre più improbabile che ce la si faccia per il 27 maggio. Tecnicamente la comunicazione deve arrivare ai comuni al voto 55 giorni prima, ma di solito si preferisce anticiparsi e non andare strettissimi nei tempi. E' questa una settimana decisiva per fare slittare tutto a giugno. A questo punto restano due fine settimana possibili: o quello del 3, in pieno ponte della Festa della Repubblica, o la data che risulta più plausibile del 10. Quest'ultima ipotesi fisserebbe, però, i ballottaggi al 17 e cioè due giorni dopo la chiusura della finestra del 15 giugno. Sia Castellammare che Torre del Greco tornano a votare prima del tempo anche se per due destini diversi. Nel primo caso a mandare a casa Pannullo, sindaco Pd,  è stato un pezzo della sua maggioranza saldata con l'opposizione. Nel secondo le vicende giudiziarie di Borriello, primo cittadino del centrodestra, hanno reso definitive le sue dimissioni. Su Castellammare appaiono al momento senza fondamento le ipotesi su sviluppi a breve delle dichiarazioni di Pannullo su pressioni e infiltrazioni della criminalità organizzata. Almeno al momento l'indagine è alle battute iniziali e dalla Prefettura arrivano segnali che Castellammare andrà al voto insieme agli altri comuni non appena il Viminale avrà fissato la data. Il commissario prefettizio, Gaetano Cupello, ha già la valigia pronta.