LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




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Castellammare e gli anni 80, il libro di Frida e della sua esperienza stabiese: 'L'americana'

La scrittrice, Heddi Goodrich, racconta la storia di Frida e Anita

di Redazione
Castellammare e gli anni 80, il libro di Frida e della sua esperienza stabiese: 'L'americana'

Un anno a Castellammare. Dall'Illinois nella città dove viene accolta per uno scambio culturale. Saranno i 365 giorni che le cambieranno la vita. Ha sedici anni Frida quando arriva in un centro urbano del Sud, negli anni 80, un'esperienza effettivamente vissuta che la scrittrice Heddi Goodrich trasforma in un romanzo.

«Non lo so ancora, ma il fine settimana in cui Anita Palomba trova me, la sua figlia americana, è lo stesso in cui perde l’uomo della sua vita…». Comincia così il libro "L'Americana" seconda esperienza dell'autrice. Frida ha sedici anni quando dall’Illinois approda a Castellammare di Stabia per uno scambio culturale. "È un mondo di contrasti quello che la aspetta, un paesaggio in cui la schiuma bianca dell’acqua batte sulla sabbia nera vulcanica, in cui la roccia, gli alberi scuri del monte Faito incontrano il mare azzurro del golfo di Napoli, in cui la pastasciutta deborda dai negozi di Gragnano con le insegne schiarite dal troppo sole" si legge nella presentazione apparsa in questi giorni.

Un omaggio a Castellammare di Stabia e alla famiglia con la quale davvero la scrittrice ha vissuto alla fine degli anni Ottanta, una storia in cui e emozioni sono quelle vere e i fatti reinventati sulla scorta della fantasia. Come l'amore per Raffaele, il ragazzo difficile, che vive nel centro storico stabiese. L’anno in cui è cominciata la più lunga delle storie d’amore: quella con l’italiano.

Un periodo di formazione che porterà per sempre con sè, come il suo rapporto con la mamma italiana. Una sindacalista quarantenne, madre giovanissima, e esempio di libertà. "Un anno di scuola e di vita in una famiglia italiana rappresenteranno per lei una stagione di scoperte, di shock culturale, di entusiasmo, di amore, di dolore e di crescita, in un sovvertimento di sensi che, ancora una volta dopo Perduti nei Quartieri Spagnoli, affascina e spiazza il lettore italiano offrendo un punto di vista empatico, sorprendente, su di noi e sulle nostre vite. Ma su tutti, da subito, Mamma Anita s’impone come un personaggio grandioso: estroversa, carnale, priva di schemi, un ciclone di donna che afferra Frida con impeto eppure, a suo modo, con delicatezza, portando una ragazza che è poco più di una bambina nel mondo delle donne adulte, dei sentimenti, delle passioni, dei tormenti interiori, una formazione anche dura, in cui gli schiaffi si alternano alle carezze. Così Frida cresce, attraverso l’educazione di Anita e la storia d’amore con Raffaele, un ragazzo lontano dal suo mondo e vicino a quello della camorra, e che però, più di tutti, porta impresso il marchio di una ferita, di una bruciante dolcezza". 


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28-09-2021 09:33:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA