Sono in quarantena lontano dalle loro famiglie. A Muggiano Antonio Alfieri e Francesco Esposito aspettano che passino i 14 giorni in cui il virus, che sta mettendo in ginocchio l'Italia, può manifestarsi. I due operai stabiesi sono in isolamento in un piccolo paesino in Liguria. La loro fabbrica ha chiuso, ma prima dello stop nello stabilimento vicino La Spezia hanno vissuto la preoccupazione di un operaio contagiato dal coronavirus. Centinaia i lavoratori di Castellammare, tra dipendenti Fincantieri e lavoratori dell'indotto, che si sono trovati nella delicata situazione e davanti ad una scelta difficile. Così, quando l'azienda di Trieste ha deciso di chiudere tutte le fabbriche in Italia mettendo in ferie forzate i lavoratori, i due operai non hanno fatto le valige. In un video diventato virale su Fb hanno spiegato: "Noi restiamo a casa in montagna a respirare aria buona e pulita, senza tornare dalle nostre famiglie, i nostri cari, i nostri figli per il bene della nostra città Castellammare". Da quando hanno scelto di restare lontano da mogli e figli con video e dirette Fb, seguite da tanti, raccontano la loro esperienza e raccomandano a tutti di seguire le norme anti contagio varate dal governo Conte: "La sanità non riesce a gestire in questo momento tutti i malati codiv-19, come dovrebbe, e noi abbiamo deciso di farci la quarantena a casa qui, a Lerici, come ci ha consigliato l'Asl del posto. È dura, ma ce la faremo. Tutti uniti si vince". E a fare compagnia ai due operai ci sono tante famiglie stabiesi, che li incoraggiano a distanza mentre vanno via, uno dopo l'altro, i fogli del calendario dell'isolamento.
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