GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, dopo l'addio della nave Trieste Fincantieri senza futuro. Scala a Cimmino: "Città isolata, nessun rispetto degli impegni"

Il capogruppo di Leu chiede l'intervento del sindaco

di Redazione
Castellammare, dopo l'addio della nave Trieste Fincantieri senza futuro. Scala a Cimmino:

La nave Trieste è andata via dallo stabilimento di Castellammare prima del tempo. Centinaia gli operai dell'indotto rimasti senza lavoro. Sul futuro della fabbrica stabiese esprime le sue preoccupazioni il capogruppo di opposizione Tonino Scala: "Castellammare e il suo Cantiere sono isolati Per parlare della vicenda Fincantieri bisogna andare indietro nel tempo per ritrovare e coinvolgere i tanti governi, di diversa natura a dire il vero, così come la Regione e l’Autorità portuale, per le ambiguità, le cose dette non dette e il modo semplicistico con il quale si è affrontata una questione complessa che meritava e merita più rispetto. In occasione del varo della nave Trieste, momento di grande orgoglio per la città, per i lavoratori tutti, furono assunti impegni circa i carichi di lavoro e lo stanziamento di risorse da parte dello Stato per poter fare fronte ad una espansione delle commesse e dare di riflesso respiro alla cantieristica stabiese". L'esponente di Leu chiede il rispetto degli impegni presi: "Noi eravamo in quell’occasione, come in queste ore, preoccupati. Una voce fuori dal coro non per essere bastian contrari a prescindere. In quella circostanza, nonostante gli annunci mancava la definizione, la mission del Cantiere. In un periodo di grande espansione per Fincantieri nel mondo, accontentarsi di chiacchiere senza una definizione di un futuro espansivo anche dello storico Cantiere di Castellammare, destava in noi grandissima preoccupazione. In quel momento l’entusiasmo, anche delle organizzazioni sindacali, questo va detto, ci lasciò perplessi. Perplessità aumentata durante e dopo la conferenza dei capigruppo sullo stesso tema con l’impegno di tutti di provare a costruire una vertenza unitaria. Degli impegni assunti oggi non si sa più niente. Sappiamo che la nave Trieste è andata via, che la commessa per il ponte di Genova è terminata, qualcuno ha annunciato che sarebbero arrivati delle risorse di finanziamenti, ma non si capisce bene per fare che cosa. Dire che sono molto al di sotto dei 70 milioni che erano stati annunciati oggi diventa addirittura superfluo perché non è ben chiaro a cosa debbano servire quei soldi. Per fare quali investimenti? Sono arrivati per chiudere lo scalo del cantiere? Quindi aggravando la situazione? Siamo di fronte ad una continua emorragia per Fincantieri per non parlare dell’indotto che si è spostato in altri cantieri. Siamo di fronte ad una realtà produttiva che ha dimostrato che cosa è in grado di fare costruendo la nave Trieste, ma ormai, il disegno è chiaro, il nostro Cantiere è sempre più una struttura di servizio agli altri cantieri e non sappiamo questo quanto potrà durare. Ci dobbiamo accontentare? Non credo". Sulla situazione allarmante Scala si rivolge a Cimmino: "Sindaco le ribadiamo quanto sia urgente un cambio di passo da parte sua. La città è ferma, senza idee e proposte; senza una visione e un progetto chiaro su cui fondare la ripresa. Castellammare è isolata, esclusa dai processi che, pur tra difficoltà e lentezze, si muovono nella nostra Regione. L’avevamo avvertita, anche a proposito di Fincantieri, di evitare annunci e foto ricordo, di puntare invece a porre con serietà, impegno i veri problemi della Città che da troppo tempo attendono risposte risolutive: tra questi e in modo prioritario il cantiere. Il Cantiere da anni è in sofferenza, lo è l’intera Città nonostante gli accordi, i sacrifici fatti dai lavoratori, siamo in presenza di un processo di ridimensionamento degli addetti, che avviene, aspetto preoccupante, in un fase positiva e di espansione di Fincantieri a livello internazionale. Questo è il momento di riprendere in mano la situazione, di discutere seriamente senza fare annunci con Autorità Portuale, Governo, Regione e Azienda. Dobbiamo fare in modo che si siedano tutti attorno a un tavolo e finalmente dicano le parole giuste che vanno dette ad città come Castellammare. Non solo per la sua storia e la sua tradizione, ma soprattutto per il futuro della città stessa. Castellammare ha bisogno di un salto qualità, di serietà oserei dire, perché Fincantieri è davvero un problema molto molto serio. Noi siamo pronti a dare una mano fino in fondo per trovare le soluzioni giuste per il rilancio del nostro Cantiere e della Città".
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08-01-2020 09:05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA