GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, don Ciotti incontra don Salvatore: 'Vicino a te e alla tua città'

Il fondatore di Libera: 'Hai avuto coraggio, indispensabile per il cambiamento'

di Mariella Parmendola
Castellammare, don Ciotti incontra don Salvatore: 'Vicino a te e alla tua città'

È arrivato a Castellammare per guardarlo negli occhi e dirgli che la direzione è quella giusta. Don Luigi Ciotti è arrivato in città solo per lui. Solo per incontrare don Salvatore, il parroco che ha mobilitato gli stabiesi e promosso la manifestazione contro la violenza. "Il cambiamento ha bisogno di ognuno di noi, le tue azioni graffiano e io pregherò per la città di Castellammare e per te che hai avuto il coraggio di avere coraggio". Don Ciotti fondatore di Libera, arriva ieri mattina nella chiesa dello Spirito Santo. E' in Campania per ricordare Paolo e Luigi, due ragazzi uccisi dalla camorra per un errore. Ma prima incontra Don Salvatore. Il parroco che in villa comunale ha parlato anche dei giovani aggressori del carabiniere Giovanni Ballarò: "Anche loro valgono di più, pure se non lo sanno e non lo hanno dimostrato". Il prete che nel centro antico di ragazzi difficile ne ha incontrato tanti, ripete a don Ciotti il senso di quel "Siamo di più". Lo slogan con cui ha invitato in piazza associazioni, movimenti, famiglie e istituzioni. Un percorso di partecipazione a cui aveva aderito anche Libera. A dirgli tutto è Pasquale Somma, che con don Ciotti lavora. E così il prete, che si batte contro le mafie, aveva chiamato il parroco: "Ti volevo abbracciare e dire che ti sono vicino. Sono momenti scomodi, ma è necessario dare una mano alla gente per riflettere, a entrare nella profondità delle proprie coscienze, a sentire che i cambiamenti che sogniamo e desideriamo hanno bisogno di ciascuno di noi. Dovremmo essere capaci di aiutare le persone nel loro desiderio di giustizia". Poi l'incontro di ieri, con la possibilità di scambiarsi quelle riflessioni seduti uno accanto all'altro. Con don Salvatore alcuni dei promotori dell'iniziativa, come Michele Starace e altri volontari. «Anche quando viene sottratta la dignità alle persone, si sta uccidendo. Se la politica non lavora per guarire il suo popolo, lo uccide. Come chiesa non possiamo non dirlo, c’è bisogno di strutture che possano dare possibilità ai giovani di avere un futuro". Don Salvatore, che vuole già promuovere il secondo passo dopo la manifestazione di venerdì scorso, non si ferma. Non ha perso l'entusiasmo nonostante gli attacchi e le polemiche che hanno circondato la manifestazione di venerdì scorso, a cui ha partecipato anche il vescovo Alfano. "Per me è stata come una carezza dopo i tanti attacchi inutili che ho avuto da parte di persone che hanno pensato che la manifestazione fosse di sostegno all’amministrazione e non alla città. Il senso non era quello inteso da alcuni, ma solo un grido di tutti per dire no alla violenza". Un grido che dalla villa comunale di Castellammare è arrivato a don Ciotti e a chi chiede che il riscatto della città non si fermi.
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11-08-2020 08:13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA