Diminuiscono i ricoveri dei pazienti Covid e le richieste di aiuto al 118. Riprendono a respirare medici e infermieri del San Leonardo, mentre il pronto soccorso di Castellammare, in serata, dovrebbe riaprire dopo lo stop determinato dai contagi che hanno paralizzato il reparto di frontiera. Trenta gli operatori contagiati che hanno costretto il Primario, Pietro Di Cicco, a correre ai ripari e disporre quindi la chiusura ai ricoveri per 48 ore. A Castellammare fino a questa sera si accettano soltanto i casi più gravi, i pazienti in codice rosso. Le 48 ore sono servite a riorganizzare turni e sanificare gli ambienti. Anche la politica ha innalzato l'attenzione sull'ospedale stabiese, con alcuni parlamentari locali che hanno fatto anche un'interrogazione parlamentare per far luce sulla situazione e far si che il Governo intervenga. "Entro sera riapriremo il pronto soccorso all'utenza - il primario Di Cicco - Abbiamo sanificato tutti i percorsi, i condotti di aereazione facendo anche una sanificazione extra. Dobbiamo garantire la salute degli operatori e dei pazienti». Sono ancora tanti gli operatori contagiati dal covid19. Se i turni normali prevedono 11 persone servizio per ogni turno, oggi ce ne sono 7 oppure 8. «Gli operatori contagiati sono tanti - spiega il Primario - ma fortunatamente man mano stanno guarendo e quindi rientrano al lavoro». Intanto sul fronte Covid19 una buona notizia: ieri sera non c'era nessun ricoverato nell'ala del pronto soccorso stabiese destinata ai positivi. Zero pazienti ricoverati che però, forse, sono solo specchio della "zona rossa" di inizio dicembre, visto che da qualche giorno i contagi a Castellammare cominciano di nuovo ad aumentare e preoccupa la folla nella strada dello shopping dell'ultima settimana.
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere