Dalle rapine, le estorsioni, passando per i tentavi di omicidio ed i soldi falsi alla cura per gli animali da fattoria. E' questa la storia di Mario Martinelli. Ha cominciato da piccolo con reati minori, per passare poi alle rapine, alle estorsioni ed al tentativo di omicidio derubricato, poi, in lesioni e da ultimo, nel 2016, alla distribuzione di banconote false. Un passato quello di Mario Martinelli, trentenne di Moscarella che oggi, dopo poco più di due anni di reclusione, scontati tutti in carcere per una condanna definitiva a 4 anni e 8 mesi per spendita di banconote false e resistenza a pubblico ufficiale, è tornato in libertà. Arrestato nel dicembre 2016 dai carabinieri di Castellammare dopo un rocambolesco inseguimento partito da Castellammare finito poi al casello di Angri, dove veniva bloccato. All'interno dell'auto venivano rinvenuti dei pacchetti che presumibilmente avrebbero dovuto contenere degli hard disk, ma che in realtà contenevano banconote false per un totale di 160 mila euro. Tutto ciò gli era costato l’arresto e la condanna prima a 6 anni, riformati in appello a 4 anni e 8 mesi. Oggi, a seguito dell’accogliemento del l’istanza presentata dalla penalista stabiese, Olga Coda, il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, accogliendo in pieno le motivazioni addotte dalla difesa circa il percorso di riscatto morale e sociale del Martinelli, gli ha concesso la libertà con la possibilità così di reinserirsi nella società dandogli il permesso per andare a lavorare in un agriturismo in zona. Farà l’operaio e si occuperà degli animali. Martinelli, in carcere ha compiuto un vero e proprio percorso di seria rieducazione: quando era detenuto a Poggioreale si era reso protagonista di un gesto di grande coraggio poiché durante un incendio scoppiato in una cella non aveva esitato a salvare un detenuto in preda alle fiamme.