Antiche Terme riaperte al pubblico, litorale da fare invidia a Nizza, Biblioteca postmoderna per i giovani stabiesi. A leggere la mail inviata da Matteo Renzi ad uno stabiese Castellammare appare così. La foto di un bel libro di favole che si scontra con la dura realtà. Il presidente del Consiglio, in questo caso, ci fa la figura di Pinocchio suo malgrado. Ma vediamo come è andata. Nel luglio scorso un cittadino di Castellammare scrive alla Presidenza del Consiglio. Una lettera denuncia in cui illustra le risorse del territorio, dal Faito al lungomare, è la situazione di degrado in cui si trovano diverse opere. Dopo qualche mese, esattamente il 7 gennaio scorso, la risposta arriva. Su ogni capitolo la segreteria del premier ha fatto un approfondimento con date fissate e cifre spese. Ebbene per Roma le Terme dovrebbero essere tornate agli stabiesi da un bel po’, considerato che il collaudo della struttura è stato disposto il 3 febbraio 2015. La Biblioteca, nella ex Casa del Fascio, dovrebbe essere stato inaugurata nel novembre scorso e il lungomare, dall’Hotel Miramare al fiume Sarno, diventato il fiore all’occhiello della città già cinque mesi fa. Una fotografia della situazione risultato della documentazione arrivata alla Presidenza del consiglio dagli uffici competenti del Comune stabiese. Se da Palazzo Chigi Castellammare appare come Berlino dopo la ricostruzione, a guardarla da vicino è la capitale delle opere incompiute. Nessuna delle tre profezie si è avverata. L’unica cosa certa sono i soldi spesi fino ad oggi. Sono più di sei milioni di euro i soldi spesi per le Antiche Terme, danneggiate dai vandali prima di aprire, 400 mila gli euro investiti per il primo tratto del lungomare e tre milioni e mezzo di euro per fare della biblioteca un’opera incompiuta senza taglio del nastro. Facendo rapidi calcoli siamo a quasi 11 milioni di euro dell’Unione Europea investiti in cantieri ancora aperti. La mail della segreteria di Renzi si chiude rassicurando lo stabiese che prossimamente sarà tenuto aggiornato delle novità. Toccherà aspettare ancora un po’ per capire come va a finire la favola scritta da Renzi su Castellammare.