LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Castellammare, crisi rifiuti: scatta lo sciopero dei netturbini

Il Pd contro la ditta di raccolta: "Città sporca e troppe ombre"

di Redazione
Castellammare, crisi rifiuti: scatta lo sciopero dei netturbini

Discariche in periferia e cumuli di rifiuti in centro. Una situazione già critica che potrebbe peggiorare per lo stato di agitazione dei netturbini. In calendario uno sciopero per l'8 novembre. La Cgil ha proclamato lo stop della raccolta e inviato una nota al prefetto di Napoli e al sindaco di Castellammare Gateano Cimmino. Nella complessa situazione a puntare il dito contro il servizio di raccolta rifiuti è l'opposizione. Il capogruppo dei Dem, Francesco Iovino, lancia l'allarme e sottolinea quanto non va nella gestione del servizio dell'Am Tecnology, la ditta che ha vinto l'appalto per il comune. Si legge in una nota: "Da partito di governo e da forza di opposizione in città, non possiamo non dolerci dello stentato decollo del servizio. In particolare modo, la differenziata rimane bassa rispetto agli indici cui ambivamo e questo penalizza, in termini economici e di efficacia del servizio, i cittadini stabiesi. Ebbene, a preoccuparci ancor di più è la proclamazione dello sciopero da parte di una nutrita parte della RSA dei lavoratori per un giorno intero. Preoccupazione per il disservizio si ma soprattutto per la organizzazione del lavoro. In buona sintesi alla base della motivazione dello sciopero vi è la organizzazione del servizio nonché la restaurazione del management aziendale. In estrema sintesi, a preoccupare CGIL E CISL sono una organizzazione aziendale per nulla orientata ad efficientare la differenziata ma a favorire il cosiddetto “riassetto” ovvero la raccolta quotidiana indistinta di materiale.  È davvero disdicevole, questo è davvero anacronistico e insostenibile in un tempo in cui la questione ambientale ha ritrovato una priorità nell’agenda politica. Quanto poi alla restaurazione di un management bocciato dalla storia di questa città, la nostra preoccupazione si acuisce. La gestione personale e personalistica di una azienda di servizio pubblico lascia la stura a diverse congetture, anche le più bieche. Questa azienda non può avere coni d’ombra, questa città non può permettersi nicchie di potere cristallizzate nel tempo". Dopo l'analisi di quanto non va la richiesta di intervento a Cimmino: "È ora che il Sindaco si svegli, è ora che il prode Scafarto batta un colpo. Si convochi l’azienda e le rsa. È ora di far luce e noi non resteremo in silenzio ma sempre al fianco dei lavoratori".


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30-10-2019 16:30:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA