A Castellammare il coprifuoco per i giovani scatterà due ore prima. Lo ha deciso con un'ordinanza il sindaco Cimmino che ha imposto uno stop alle uscite di chi dei ragazzi tra i 14 e i 24 anni. Chi viene fermato in strada dovrà mostrare una certificazione che dimostri il motivo di necessità. Da oggi le nuove regole in vigore fino a domenica prossima.
Una regola che, per la verità, da lunedì prossimo riguarderà tutti con l'entrata della Campania in zona rossa.
Nel frattempo però un documento a più firme dei giovani appartenenti a Forum, associazioni e organizzazioni politiche ha dato voce alla protesta.
"Dopo settimane di aumento dei contagi, dopo settimane in cui la città è diventata tristemente famosa a livello anche nazionale per il livello di diffusione dell'epidemia, dopo settimane in cui è venuto a mancare il rispetto delle regole da una parte della popolazione, dopo un lungo silenzio e qualche comparsa in tv, in cui già aveva accennato a scaricare la responsabilità sui cittadini, la prima risposta del Sindaco a quest'emergenza è una decisione che discrimina solo i giovani.
Questa sera abbiamo preso atto dell'ordinanza del Sindaco con cui si dispone dal 6 Marzo al 14 il divieto di circolazione per tutti i giovani dai 14 a 24 anni, dalle ore 18 alle ore 20. Riteniamo che questo sia un atto puramente discriminatorio nei confronti della fascia giovanile della popolazione che ancora una volta viene scelta come capro espiatorio della diffusione del virus nella città e dell'insufficienza del Sindaco in una tale situazione. Non riusciamo a comprendere le motivazioni di questo provvedimento. Riteniamo fazioso e immaturo puntare il dito contro una precisa fascia della popolazione, non è di certo impedendo ai giovani di uscire dopo le 18, che si fermerà questa terza ondata, ma serve un intervento più concreto. Le due fasce (18-24 e 61-65) più colpite dalla diffusione del covid vengono trattate in modo differente. Da questo provvedimento Cimmino lascia intendere la considerazione che ha delle giovani generazioni. Un agnello da sacrificare per scaricare le proprie responsabilità. Un Sindaco più impegnato a gestire gli inciuci di palazzo e la distribuzione di cariche che a cercare una vera e propria soluzione all'emergenza sanitaria cittadina.
Pretendiamo dei chiarimenti oppure una ritrattazione da parte del Sindaco, perché noi giovani siamo stanchi di essere trattati in questo modo da chi ci governa.
Approfittiamo di questa occasione per invitare tutti cittadini, giovani e meno giovani, a continuare a rispettare le norme sanitarie (distanziamento, mascherine e igiene delle mani)".
Questo il testo della nota a firma di Luigi Di Martino, Andrea Buonocore segretario dei GD-Stabia, Fortunato Zizzania, Anna Troiano, Francesco Coppola, Marcella Somma, Aniello Somma, Andrea Cascone e Nicoletta Gargiulo.
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