Incarichi ad una società e cinquantamila euro stanziati per non avere risultati. Lo stato di salute dell'arenile di Castellammare di Stabia resta un'incognita dopo la consulenza che l'amministrazione Cimmino ha affidato ad una società collegata all'Università Parthenope.
A riaprire il caso ci pensa il nuovo dirigente nominato al comune dai commissari straordinari, guidati dal prefetto Raffaele Cannizzaro. Lapidario il dirigente Mario Oscurato: "In 18 mesi non è stato prodotto alcun risultato e quindi annulliamo la convenzione".
Nel 2020 la giunta di centrodestra, guidata da Cimmino, ha approvato una convenzione con la Smart Sea, società spin off dell’università Phartenope di Napoli, per dare il via ad analisi approfondite sullo stato di salute della spiaggia antistante la villa comunale. Ma il tempo è passato invano, le indagini non sono mai state avviate e quindi il comune liquida il partner di una avventura fallimentare.
A dichiararsi soddisfatti della decisione sono i CinqueStelle. “Siamo stati tra i primi a denunciare che l’arenile di Castellammare di Stabia fosse contaminato. Già nel 2016 presentammo una mozione per la sua interdizione (tra l’altro approvata in consiglio dalla recente amministrazione sfiduciata) forti dei risultati dei rilievi condotti dall’ARPAC nel 2008. Già più di un anno fa, dopo aver visionato le risultanze delle indagini 'NON CONFORMI' come definiti dall’Arpac, denunciammo l’inutilità di quanto l’amministrazione Cimmino stesse facendo” dice in una nota il movimento.
“Oggi, grazie all’opera instancabile dei Commissari e dei dirigenti da loro stessi indicati, quando denunciammo sulla nostra pagina è risultato veritiero, in particolare quando denunciamo, a proposito dell’arenile, evidenziando le bugie di Cimmino. Parliamo di 50mila euro di consulenze inutili fatte fare dal Sindaco. In pompa magna si mentiva alla città sull’arenile promettendo un recupero che non potrà esserci, almeno per ora. Riteniamo giusto mettere in campo tutte le misure necessarie per la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini stabiesi e dei tanti turisti e visitatori che nei prossimi mesi verranno in visita nella nostra città. Allo stesso tempo, chiediamo delucidazioni dallo Spin Off, Smart Sea dell'università Pertenope, perchè nessun documento sia stato prodotto dopo 18 mesi, pur avendo impegnato 50mila euro. La cittadinanza ha il diritto di sapere perché”-concludono-.