Appartamenti, ville e aziende. Un impero che i D'Alessandro hanno costruito con il traffico di droga. Stupefacenti arrivati dalla Calabria. Soprattutto marijuana, ma anche cocaina. Donne incinta utilizzate come corrieri per sfuggire ai controlli e fare arrivare stupefacenti che inondano le piazze di spaccio. Da Castellammare alla penisola sorrentina, con itinerari ridisegnati da un patto tra cosche. I D'Alessandro con il clan Di Martino-Afeltra per vendere droga a Sorrento e Vico, come a Santa Maria la Carità. Con il blitz della Dda che ha portato agli arresti di 26 persone anche un colpo al cuore economico del clan. Contestualmente sono state sviluppate attività investigative anche sul profilo patrimoniale delle famiglie riconducibili agli indagati in esito alle quali sono state riscontrate sperequazioni tra i redditi di ciascuno ed i beni o liquidità in possesso. Le risultanze dell’ulteriore attività d’indagine hanno consentito l’emissione da parte del Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli di un decreto di sequestro preventivo relativamente a 10 autoveicoli e 2 motocicli, 13 tra appartamenti e ville residenziali, rapporti finanziari 46 tra conti correnti, libretti di risparmio, depositi di titoli, carte di credito, quattro imprese – una impresa che produce prodotti caseari, un negozio di articoli di pelletteria, una società gestore di servizio per taxi situate a Castellammare di Stabia, un negozio di oggettistica cimiteriale a Rosarno e due quote di società relative rispettivamente ad un’azienda di Castellammare di Stabia, che si occupa di cibo per asporto, e ad un’impresa edile di Salerno, per un valore complessivo stimato 15 milioni di euro.
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