LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia

Castellammare, colpita da un'embolia mamma salvata dai medici: 'Grazie'

Catella Ambrosio: 'Mi hanno curato senza lasciarmi mai sola'

di Redazione
Castellammare, colpita da un'embolia mamma salvata dai medici: 'Grazie'

Colpita da embolia polmonare, salvata dai medici del San Leonardo. Potrà tornare a casa dai suoi tre bimbi. La più piccola, Irene, è nata il 19 febbraio. La sua storia, Catella Ambrosio, decide di raccontarla al Mattino. Vuole si sappia che i medici e infermieri dell'ospedale di Castellammare le hanno permesso di riabbracciare la sua bimba e gli altri due piccoli in attesa a casa. Dopo un parto cesareo perfettamente riuscito nel reparto del primario di Ginecologia Eutalia Esposito, Catella ha avvertito un malessere. Si è sentita soffocare. Intervenuti rapidamente i medici hanno subito individuato la diagnosi e trasferito la mamma di 38 anni nella terapia intensiva di cardiologia. Ora la paziente sta per essere dimessa, il recupero sarà lungo, ma ce l'ha fatta e vuole ringraziare tutti: "Sono giorni che leggo sempre che vengono attaccato gli ospedali da miei concittadini, vi volevo raccontare la mia storia. Mi chiamo Catella e ho 38 anni. Sono da 13 giorni ricoverata in terapia intensiva a causa di un embolia polmonare, dopo aver partorito in maternità al San Leonardo". Comincia così la sua storia: "Vorrei invitare a riflettere sul lavoro che fanno tutti i sanitari e i rischi che corrono ogni giorno. Un cesareo andato benissimo, la bimba stava bene. La notte ho provato un senso di soffocamento, ho allertato gli infermieri che, con i medici, hanno capito di cosa si trattava". Di qui il trasferimento d'urgenza: "Mi hanno trasportata subito al reparto di cardiologia e qui subito hanno cominciato a curarmi. Domani verrò dimessa e vorrei ringraziare tutto l'equipe del reparto di maternità del San Leonardo per avermi salvato la vita facendomi tornare a casa dai miei tre figli". Continua ringraziando il reparto di cardiologia, il primario di neonatologia Cinelli e gli operatori che si sono presi cura della sua bimba: "Vorrei ringraziarli per essermi stata accanto, non lasciandomi mai sola. Ringrazio tutto lo staff della cardiologia che mi ha accolta, curato e sostenuta moralmente nei giorni più bui della mia vita con grande professionalità. Ringrazio la neonatologia che si prende ancora cura della mia bambina e non facendogli sentire la mia lontananza". Poi si rivolge agli stabiesi parlando di un ospedale in emergenza continua per il Covid: "Ai miei concittadini dico: invece di attaccare sempre gli ospedali cerchiamo di sostenerli, perché il personale, con tutte le difficoltà che hanno, tutti i giorni a causa del covid, fanno il loro lavoro alla grande".
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04-03-2021 12:38:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA