Una poltrona vuota al fianco di Gaetano Cimmino. Da un mese l'amministrazione di centrodestra è senza vicesindaco e con gli altri assessori che a turno si occupano dei settori che per un anno sono stati gestiti da Lello Radice, l'artista scomparso dopo una lunga malattia. Alla sua maggioranza Cimmino ha fatto sapere che di rimpasto al momento non si parla e per l'incarico di maggior prestigio dopo quello del sindaco c'è Fulvio Cali' come assessore anziano in squadra. Una soluzione di temporeggiamento per non aprire la porta ad una trattativa che potrebbe rompere gli equilibri raggiunti un anno fa con la nomina della giunta tecnica, in cui comunque alcuni dei nomi avevano uno sponsor politico. Chiedono, invece, il rimpasto alcune forze della sua maggioranza a cui tra l'altro era stato promesso un tagliando della squadra ad un anno dal voto. Il tentativo di Cimmino e' restare in questa situazione sospesa il più a lungo possibile. Una soluzione che per l'opposizione segnala una crisi con la sua coalizione. I consiglieri di minoranza chiedono a Cimmino di tornare in aula: "Ormai siamo al traguardo del primo anno di mandato, caro Sindaco, ed è tempo di convocare un doveroso consiglio comunale sulla attuazione delle linee di mandato come prevede la legge e come vuole la città. La sbornia elettorale, la luna di miele, la pazienza dovuta, una attesa rispettosa delle prime iniziative ma adesso basta. Proclami roboanti, una grancassa mediatica che per i primi tempi ha funzionato, un po’ di maquillage politico poi il nulla! Ed adesso le prime rogne, il giocattolo sta per implodere anzi per esplodere. Ne è la prova la sua manifesta incapacità di nominare il Vice Sindaco in sostituzione del compianto Lello Radice. Nonostante si voglia far finta di niente non è possibile ne ammissibile che una città come la nostra sia priva di una figura così importante. Ma la comprendiamo". A firmare la nota tutta l'opposizione da Francesco Iovino al gruppo dei civici di Andrea Di Martino, Eutalia Esposito e Tina Donnarumma, i Cinquestelle Nappi e Laura Cuomo, Uniti per Stabia con Giovanni Nastelli e Massimo de Angelis e la sinistra di Tonino Scala: "Lei è ormai ostaggio della sua maggioranza e toccare una pedina farebbe cadere il castello di carta costruito molto faticosamente. Castello di carte all’inizio accettato ma ben presto i neo consiglieri hanno capito le regole del gioco e vogliono giocare. Tra assessori tecnici o pseudo tecnici tra assessori di centro destra e anche centro sinistra perché negarlo, la frattura si è consumata. Ormai ci sono tre squadre in campo i sovranisti, i fedeli e gli attendisti, tutti a caccia di una poltrona anche se di questi tempi si chiama visibilità. Certo non prevedeva che tra capo e collo le cadesse la vicenda Olimpo ma tant’è prima o poi dovrà fare i conti con le vicende e gli uomini coinvolti. A proposito non si dimentichi di costituirsi parte civile ai primi di luglio.
Ed intanto il tempo se ne va ed una città vive alla giornata con problemi quotidiani di viabilità nonostante i suoi interventi serali da far impallidire il miglior Alberto Sordi, tra una differenziata che non decolla, tra una programmazione che stenta, tra una macchina comunale al collasso, ed in anonima presenza in città, con le associazioni, che fine ha fatto la amministrazione condivisa con il tessuto economico. Le restano quattro anni ancora, certo non le vogliamo portare sfiga ma se il buongiorno si vede dal mattino allora siamo a notte fonda".
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