Ci sono tutti. Forze politiche, liste civiche e movimenti nati da scissioni interne ai partiti. Diciotto sigle messe attorno ad un tavolo dal PD per creare una coalizione con cui presentare il centrosinistra a Castellammare agli elettori. E per il momento nessuna intesa sul leader. A meno di un mese dalla presentazione delle liste per l'appuntamento alle urne dell'8 e 9 giugno.
Un numero, 18, che tiene dentro anche chi ha fatto esperienze in campi avversi. A dirigere i lavori il commissario regionale Dem Misiani e il segretario provinciale Annunziata, con loro il segretario stabiese Peppe Giordano. Misiani ribadisce che il nome del PD è quello del giornalista ed ex direttore dell'Espresso Gigi Vicinanza. Ma, al termine di un incontro durato due ore, tutti ribadiscono la volontà di presentarsi uniti alle urne, ripartendo dai programmi.
Passa una linea che ha proposto per primo nell'affollata sala Aponte, portavoce dei democratici e progressisti. Per il momento niente nomi di candidati a sindaco, solo un accordo per stare insieme e discussione sul programma per la città. In campo come dirà poi Annunziata: "Per rispetto agli alleati restano tutti i nomi, ma siamo fiduciosi di trovare presto un'intesa".
Un ottimismo difficile da spiegare vista la situazione degli ultimi mesi. Sul tavolo con il nome di Vicinanza resta quello di Salvatore Vozza, che ha il sostegno di chi l'ha seguito in un lavoro iniziato da tempo. "Siamo al lavoro sulle liste, ma non saremo noi a rompere l'unita'", ha detto Vozza qualche settimana fa. E di Roberto Elefante, appoggiato dai CinqueStelle come ha ribadito anche oggi il parlamentare Gaetano Amato, e che ha fatto un percorso con Sinistra italiana e Azione.
Si rivedranno lunedì prossimo. E non è detto che il gruppo di liste civiche tra le quali Bene Comune e gli ex CinqueStelle di Teresa Manzo non avanzino a loro volta un nome. E poi si dovrà arrivare anche a indicare il candidato a sindaco sostenuto da tutti.