Voto bipartisan in consiglio comunale su una mozione sul progetto di case popolari sull'area Cirio. All'indomani del voto i capigruppo Tonino Scala e Andrea Di Martino ritornano sul voto di ieri: "L'approvazione della Mozione sull'housing sociale in area Ciro, tende a fare chiarezza in una complessa vicenda urbanistica. Il comune di Castellammare ha sete di spazi liberi ed attrezzature pubbliche per potersi consentire di tenere aree vincolate senza utilizzo. In vista del PUC che saremo chiamati a votare è giusto individuare le aree su cui poter fare delle scelte. E questo senza alcun legame con l'inchiesta giudiziaria su cui la cultura garantista ci porta ad augurare ad ognuno degli indagati, il poter dimostrare l'innocenza.
Sulla modifica apportata in aula alla mozione su proposta delle stesse opposizioni, non vi è alcuno scaricabarile di responsabilità sul dirigente. Anzi partendo da un assunto chiaro espresso nella mozione e suffragato da più di una sentenza di Cassazione che abbiamo chiesto fosse allegato, il tema della decadenza dell’atto concessorio è palese. Il demandare al dirigente la ricognizione ed i rispettivi atti conseguenti è un perfezionamento dello spirito della Mozione. Avendo da tempo con la 142/90 il consiglio perso il potere del rilascio dei permessi a costruire, è evidente che non ha neanche il potere di revoca che spetta al dirigente. Con questa modifica abbiamo quindi blindato l’atto, anche in vista di possibili ricorsi amministrativi. Essere tacciati di abuso di potere in una vicenda così delicata non era certo l’obiettivo che ci ponavamo. Il nostro obiettivo era mettere ordine in una complessa vicenda urbanistica, ed in vista della redazione del PUC, questo è un obiettivo che ieri è stato pienamente centrato".
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