Sei società pronte a investire per realizzare 150 case, un albergo e una passeggiata aperta a tutti a Marina di Stabia. Questa mattina saranno i progettisti a illustrare l'intervento che prevede anche piazze e un centro commerciale alla periferia di Castellammare. L'appuntamento con i capigruppo istituzionali è a Palazzo Farnese per riprendere un percorso bloccato da più di dieci anni. Dopo avere realizzato il porto, con i fondi pubblici del Contratto d'area per 120 milioni di euro, l'opera si è bloccata lasciando la buona parte dei capannoni come era ai tempi della chiusura della fabbrica. Nel piano a fare discutere di più sarà il polo residenziale che prevede 150 abitazioni in deroga alle norme urbanistiche. A Castellammare l'unica possibilità per costruire appartamenti è l'housing sociale, ma questo non vale per Marina di Stabia ritenuta zona in deroga per le normative sull'area di crisi. Una variante, quella discussa oggi, rispetto al progetto originario che ebbe il via libera di governo e regione Campania. Previsti anche 50 case vacanze e mini appartamenti, affiancati all'hotel di 120 camere con piscina, per chi arriva con barche e yacht. Le modifiche sono ad opera dello studio "od’a officina d’architettura" degli architetti Alessandra Fasanaro, Giovanni Aurino, su commissione della società presieduta da Giovanni La Mura. Un piano di riqualificazione dei ruderi che caratterizzano l’accesso al waterfront dal versante nord, giunto nei giorni scorsi sulla scrivania del sindaco Gaetano Cimmino, che ha chiesto la convocazione di una conferenza dei capigruppo per oggi. L'inizio di un percorso che poi prevede la convocazione di una conferenza dei servizi con gli altri enti e l'arrivo in consiglio solo alla fine per la ratifica.
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