Ha fatto parte del branco. Era tra quelli che hanno accerchiato il carabiniere, solo perché aveva provato a dividere i due gruppi di una rissa e poi a riprenderli per identificarli. Lo ha colpito con calci e pugni, mentre Giovanni Ballarò tentava di difendersi. Michele Staiano, 23 anni, si è consegnato ai carabinieri di Castellammare nel pomeriggio di oggi. I militari, diretti dal capitano Carlo Venturini, hanno raccolto la sua confessione. "C'ero anche io, l'ho picchiato, ma sono pentito" ha detto agli inquirenti il giovane stabiese tra i protagonisti del raid, ripetendo un copione ormai noto. Denunciato a piede libero, il nome di Michele Staiano si aggiunge a quello degli altri cinque fino ad oggi chiamati a fare i conti con la giustizia per quanto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorso nella piazza della movida di Castellammare. Dopo Ferdinando Imparato, Pio Lucarelli, Giovanni Salvato, Antonio Longobardi e un diciasettenne, il nome di Michele Staiano si aggiunge a quelli che dovranno rispondere del violento pestaggio al carabiniere a passeggio con la famiglia. Fuori servizio, l'appuntato in servizio a Gragnano, era intervenuto per evitare che la lite degenerasse. Ma le indagini non si chiudono qui, gli inquirenti sono ancora alla ricerca di altri giovani del branco. Ripresi in un video delle telecamere di un negozio vicino, i responsabili di una notte di follia e violenza ora hanno un volto e un nome.
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