Castellammare capitale del gioco e delle scommesse, supera le vicine Torre Annunziata e Torre del Greco. Quasi trentadue milioni di euro in totale investiti nel solo 2016 a caccia di una fortuna che spesso non arriva. Nonostante la crisi e la disoccupazione sono 483 gli euro bruciati nelle slot machine e in puntate tra lotto e vari altri giochi. Ma se dalle città medie in provincia di Napoli, passiamo alle più piccole sono Pompei e Sorrento a battere tutti i record nella lista nera. Segno che l'economia turistica fa incassare di più, ma sono anche molte le famiglie che si indebitano per trovare i soldi da buttare in questo pozzo senza fondo. Nella città degli scavi e del Santuario nel 2016 sono stati spesi 1.485 euro a testa, cento euro in più di Sorrento che con i suoi 1315 euro si attesta in vetta alla preoccupante classifica. I dati sono di una inchiesta realizzata da Dataninja. Non sorprende che a superare tutti ci sia la ricca Capri con mille e cinquecento euro pro capite, in pratica uno stipendio medio. Ma non è solo la crifra che emerge dall'isola dei vip a fare scalpore, fatte le dovute proporzioni anche la città di Scafati si attesta tra quelle che possono indossare la maglia nera con i quasi mille euro buttati in scommesse a persona. A farla da padrone in questo settore del gioco sono proprio le Slot machine, che attraggono in particolare i pensionati. E a questi dati vanno aggiunte le cifre che si investono in giocate clandestine e strutture prive di autorizzazione, comunque molto diffuse in provincia di Napoli come dimostrano sequestri e denunce da parte delle forze dell'ordine.