LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, cancellata l'Acqua della Madonna: 'Tutti in piazza'

Gli amici della Filangieri promuovono una manifestazione

di Redazione
Castellammare, cancellata l'Acqua della Madonna: 'Tutti in piazza'

A Castellammare l'Acqua della Madonna ha perso la definizione di acqua minerale e scatta la protesta dopo la decisione ministeriale. Una conseguenza del mancato invio di una certificazione relativa al 2022, non presentabile per la chiusura della fonte conseguenza del ritrovamento di nichel e radio nell'acqua in percentuali ritenute nocive.

L'associazione "Gli amici della Filangieri APS, ha indetto per il giorno 8 aprile alle ore 10una manifestazione cittadina per esprimere il dissenso nei confronti della gestione del patrimonio idrico della città di Castellammare di Stabia, ed in generale per richiedere alla triade commissariale maggiore chiarezza e un confronto continuo con la cittadinanza, in particolare con la società civile, le associazioni e tutti i portatori di interesse. 

Si legge nella nota che annuncia la manifestazione: “In una città come la nostra, capitale delle risorse sprecate, anche il bene primario per eccellenza - l'Acqua - è stato chiuso, cancellato, umiliato.
Con il mancato invio delle analisi sull’Acqua della Madonna, che ha portato alla sua rimozione dai registri, anche l'ultimo pezzo della nostra storia e della nostra identità è stato stracciato. Qualcuno ha già storto il naso davanti alla nostra iniziativa, affermando che non fosse possibile effettuare analisi alla luce dello stato attuale delle acque; ebbene, il nostro obiettivo è capire perché si sia arrivati a questo e se ci si potesse muovere prima - e meglio - senza abbandonare il nostro patrimonio idrico all’incuria e a una gestione quantomeno superficiale.
Il nostro patrimonio idrico, conosciuto già ai tempi dei romani, è attualmente inaccessibile, quella "ricchezza ca scorre", già decantata criticamente dal grande Raffaele Viviani, è quasi del tutto perduta.
Al netto dei molteplici problemi della città, oggi, non possiamo più tirarci indietro, non possiamo più aspettare che "altri" facciano qualcosa. Bisogna lottare insieme per riacquisire il nostro bene comune principale. Un bene che non appartiene solamente a noi stabiesi, ma ad un territorio intero.
Questo risultato desolante è solamente la fine di un processo di negligenze durato anni, forse decenni, da parte di una politica inaffidabile ed incapace di valorizzare e tutelare le sorgenti stabiane. E sperare che gli stessi personaggi che ci hanno condotto a ciò possano ripristinare questa situazione è da stupidi. Quanto ai Commissari, è il momento di scendere dal palazzo e metterci la faccia per illustrare l’eventuale cronoprogramma ideato sul tema acque; ciò lo pretendiamo, perché sarebbe troppo comodo sospendere tutto e passare la patata bollente alla prossima amministrazione comunale"


Queste le premesse per cui l'associazione ha organizzato la manifestazione: "Bisogna scendere in strada, tutti e tutte, per essere protagonisti di un cambiamento che parta dal basso e per reclamare, dunque, in maniera decisa ciò che ci spetta di diritto: l'accesso libero e gratuito alle nostre acque!
Vi aspettiamo alle ore 10 di sabato 8 aprile in Villa Comunale, altezza Miramare, dove ci raduneremo per poi proseguire in corteo verso il Municipio".


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02-04-2023 14:52:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA