LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Castellammare, Bobbio e De Vita condannati: stangata da 170 mila euro

Dovranno versare al comune i soldi della Cabina di regia

di Redazione
Castellammare, Bobbio e De Vita condannati: stangata da 170 mila euro

Bobbio e i suoi fedelissimi dovranno versare 200 mila euro al Comune di Castellammare. L’atto della Corte dei Conti è arrivato a Palazzo Farnese nelle scorse settimane. La magistratura contabile ha confermato la condanna nei confronti dell’ex sindaco Luigi Bobbio, dell’ex capo della cabina di regia, De Vita e dell’ex dirigente del Comune stabiese, Vincenzo Battinelli. Circa 170mila gli euro che dovranno versare Bobbio e De Vita nelle casse di PalazzoFarnese, mentre altri 30mila sono quelli addebitati al dirigente comunale. Il risarcimento attiene a quanto incassato da De Vita tra il 2010 e il 2011 in relazione al "danno derivante al Comune da parte del sindaco per aver nominato in violazione di legge e del regolamento comunale il coordinatore tecnico della cabina di regia per il coordinamento e la promozione dell’azione di governo del Comune che ha procurato a De Vita un vantaggio di euro 168mila quale compenso per l’incarico per il periodo 2010-2011. A tale posta di danno è andata ad aggiungersi quella di 29mila euro corrispondente alle somme erogate al medesimo percettore a titolo di rimborso spese per lo svolgimento dell’incarico e di cui è stato chiamato a rispondere unitamente al responsabile del settore affari generali del Comune per gli omessi dovuti controlli”. Secondo i magistrati per Bobbio e De Vita si trattò di un dolo evidente: “Da una congerie di elementi, che spaziano dalle deposizioni dei funzionari interpellati all’assenza di documentazione che avrebbe dovuto essere prodotta, alla copiosa documentazione fornita dal Gip, è facile trarne l’esistenza dl dolo intenzionale che ha caratterizzato l’operato del sindaco Bobbio nell’affidamento dell’incarico al De Vita in violazione di ogni norma sia di rango primario che secondario al solo scopo di procurare a questi un indebito vantaggio patrimoniale”. Diversa la situazione di Battinelli: “Il De Vita – scrivono i magistrati contabili – percettore delle somme che dichiarava di aver sostenuto per l’attività di coordinatore, non poteva non sapere che le fatture e gli scontrini fiscali presentati non corrispondevano ad alcuna legittima causale. Motivo per il quale Battinelli appare imputabile non per dolo ma per colpa grave”. Rispetto all'inchiesta giudiziaria Bobbio era stato condannato in primo grado a un anno e otto mesi, con interdizione dai pubblici uffici, per abuso d’ufficio. Quattro anni e mezzo per abuso d’ufficio e peculato a De Vita, due anni per concorso in peculato, invece, al dirigente comunale. Ora i tre aspettano il processo in Appello. Nel frattempo, però, dovranno risarcire al comune i 200 mila euro incassati da De Vita.
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15-07-2020 13:59:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA