Era a casa con la febbre. Aspettava che qualcuno arrivasse a fargli il tampone. L'autista di 45 anni è morto prima di sapere se, nei suoi viaggi al Nord per lavoro, avesse contratto il terribile virus. Arrivato, ieri pomeriggio, in condizioni disperate al pronto soccorso del San Leonardo per l'uomo, che lascia tre figli, non c'è stato niente da fare. Il suo cuore si è fermato senza dargli una seconda possibilità. Solo il giorno prima della tragedia la vittima, che viveva alla periferia di Castellammare, scriveva su Fb per ringraziare i dipendenti dell'Asl: "Sono d'accordissimo su tutto, solo una cosa non è stata detta di quanto pianto sto facendo: solo Dio lo sa. Quando usciremo da questo incubo voglio conoscere di persona la dottoressa dell'Asl che, tre volte al giorno, passa con me ore a parlare. Devo ringraziare per le belle parole che mi dice. Oggi mi ha detto che, al posto mio non sa se avrebbe avuto la mia stessa forza. Sono un un'albero con fortissime radici. Un grazie all'umanità che mettete nel lavoro, speriamo di riuscire a conoscerci da vicino per dirle grazie". Ma per l'uomo, morto ieri pomeriggio, l'uscita dall'incubo non è arrivata. Oggi il sindaco Cimmino scrive: "Nella serata di ieri l’Asl ha reso noto il decesso di un paziente dell’ospedale San Leonardo, un cittadino stabiese di 45 anni che si era autodenunciato in quanto proveniente da altra Regione e che era in attesa di sottoporsi al tampone per Covid-19. Una notizia che mi addolora e mi rattrista. Sono vicino ai suoi cari, a cui rivolgo le mie condoglianze e un abbraccio virtuale in questo momento così difficile".
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