Hanno smontato tutto. Le casette in legno e la tenda non ci sono più. Davanti ai cancelli della Meb il vuoto. Dopo più di un mese smantellato il presidio di protesta, ripulendo tutta l'area che dal 18 dicembre scorso avevano occupato notte e giorno, alla periferia di Castellammare. Assunti 58 operai in una nuova azienda. Finisce oggi la mobilitazione per bloccare il trasferimento dell'industria Meridbulloni al Nord. In un post su Fb gli operai hanno ringraziato tutti quelli che li hanno aiutati, dal sindaco Cimmino al vescovo Alfano. Gli ex operai del Gruppo Fontana hanno inviato in maggioranza i documenti per l'assunzione a tempo indeterminato che ha proposto loro l'industriale concorrente dei Fontana, Alessandro Vescovini. Dal 15 febbraio, in 58 inizieranno a lavorare nello stabilimento Sbe a Monfalcone, con vitto, alloggio e spese di trasferimento pagati dall'azienda. Sul profilo Facebook, che avevano creato per aggiornare gli stabiesi sull'andamento della loro vertenza, hanno pubblicato le foto del lavoro di ripulitura dell'area dalle ''baracche di legno'' e dalle tende in cui hanno atteso davanti a fuochi improvvisati gli sviluppi al loro caso. Sanno che partiranno il prossimo 14 febbraio e che alle ore 8 del giorno 15 saranno all'opera nella nuova fabbrica. Una parte delle maestranze ha invece scelto di seguire il Gruppo Fontana che aveva proposto a tutti e 81 di proseguire il rapporto di lavoro, anche dopo la chiusura della fabbrica stabiese, ma spostandosi definitivamente negli stabilimenti del Piemonte e della Lombardia. Una minima quota di lavoratori ha scelto invece la disoccupazione e tenterà altre strade per non allontanarsi dalla città d'origine. Nel frattempo continua la trattativa per individuare un'area a Castellammare in cui realizzare il nuovo stabilimento.
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