Il noto hacker stabiese chiude a suo favore uno dei capitoli aperti con la giustizia. Carmine Guerriero, già condannato per associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione e commercializzazione di banconote, oggi è stato assolto dal giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata, Fernanda Iannone. Tornato nel suo quartiere generale a Moscarella, Guerriero si trovava a processo per la ricettazione di due Fiat 500L. Secondo l'accusa avrebbe dato a noleggio, a due imprenditori stabiesi, le due auto rubate. In realtà, è prevalsa l'ipotesi difensiva secondo cui Guerriero aveva fatto solo da tramite tra gli stabiesi e la società di noleggio iberica, perché ottimo conoscitore della lingua spagnola. La difesa di Guerriero, assunta dalla penalista stabiese Olga Coda, ribaltando totalmente quanto asserito dall’ufficio di procura, è riuscita a dimostrare che l'hacker di Castellammare non sapeva che le auto fossero rubate e che nulla aveva a che fare con la società di noleggio spagnola che, in realtà, aveva incassato acconto e rate mensili. Erano stati proprio i due imprenditori stabiesi ad indicare Guerriero come chi aveva noleggiato le auto. I due, inizialmente, infatti, erano stati messi, a loro volta, sotto processo per ricettazione. A propria discolpa avevano indicato in Guerriero il responsabile della vicenda, dimenticando di dire che in realtà li aveva semplicemente messi in contatto con la società per fare un favore ai due. Tale tesi non era stata creduta dal pm che aveva comunque chiesto e ottenuto il suo rinvio a giudizio. Tesi invece accolta in pieno dal giudice monocratico che lo ha assolto per non aver commesso il fatto.