È arrivato con forti dolori alla pancia. Ricoverato in pronto soccorso a Castellammare, fino alla mattina dopo è stato in attesa. "È una indigestione, domani torno a casa" diceva nei suoi messaggi alla famiglia che aspettava il suo ritorno. Ma la moglie e i figli non lo hanno più rivisto. Adesso per la tragedia sono indagati otto medici. La mattina del primo gennaio Giuseppe Schiano è stato trasferito d'urgenza dal San Leonardo in ospedale ad Avellino. L'unico che avesse una sala operatoria disponibile per un intervento d'urgenza. Il giovane chef è morto mentre veniva operato per la rottura dell'aorta. Aperta un'inchiesta dalla Procura di Avellino dopo la denuncia dei familiari della vittima stabiese. Ieri il medico legale ha effettuato l'autopsia sul quarantenne ed entro tre mesi depositerà la relazione da cui si conoscerà la verità sulla morte del cuoco che ha lasciato una moglie e due figli piccoli. Nel registro degli indagati cinque medici del San Leonardo, come ricostruito dal quotidiano Metropolis. Sono i medici di turno da quando il paziente è arrivato in pronto soccorso il 31 dicembre, fino a quando è stato trasferito per l'aggravarsi delle sue condizioni cliniche il giorno dopo. La Procura vuole capire se c'è stato un ritardo nella diagnosi e se si sarebbe altrimenti potuto salvare il paziente. Indagati anche tre medici dell'ospedale di Avellino che hanno operato, per lunghe ore, Giuseppe Schiano fino a quando il suo cuore non ha retto e ha smesso di battere. Mentre l'inchiesta continua, oggi è arrivato il giorno del doloroso addio. Dissequestrata la salma dalla Procura, i funerali dell'uomo amato e conosciuto da tanti anche per la sua passione per la Juve Stabia.
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