Un consiglio comunale fiume durato dalle tredici fino alle 23. L'amministrazione Cimmino porta a casa l'approvazione del suo primo bilancio. Ma prima arriva il via libera al piano delle opere pubbliche approvato con i si' della maggioranza e l'astensione del PD. Apertura di credito al centrodestra da parte del capogruppo dei Dem Francesco Iovino che ha presentato delle proposte alla giunta di Cimmino. Contraria il resto dell'opposizione. Con i capogruppo Tonino Scala e Andrea Di Martino che hanno definito il piano un "libro dei sogni". Assenti in aula l'ex candidato a sindaco Massimo de Angelis e il suo capogruppo Giovanni Nastelli. Dice il sindaco Cimmino: "Un atto che include scelte importanti per la città di Castellammare e per i cittadini stabiesi con prospettive importanti nell’ottica del miglioramento della vivibilità e della sicurezza sul territorio e investimenti mirati in cultura, sport, politiche sociali e turismo". Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche prevede, in primo luogo, la manutenzione ordinaria delle strade e il rifacimento dell’intera rete viaria cittadina, con conseguente rinuncia agli affidamenti diretti, eccetto rari casi, e una consistente ottimizzazione dei costi per riasfaltare oltre 100 km di strade. Nella prima annualità è inclusa anche la realizzazione del parcheggio delle Antiche Terme e del centro sportivo Siani nel Cmi, due opere per le quali è già stato approvato in giunta lo studio di fattibilità. Ci sono i fondi, inoltre, per il restauro conservativo della Cassa Armonica, che sarà riportata al suo antico splendore dopo la messa in sicurezza che le ha restituito decoro durante le festività natalizie. Gli interventi previsti riguardano anche la realizzazione del centro parrocchiale sociale dell’Annunziatella, il restauro della facciata di Palazzo Farnese, la riqualificazione di viale Re Roberto D’Angiò (già viale Ippocastani), le attività a supporto della candidatura delle sorgenti al riconoscimento di patrimonio naturale Unesco, la conversione di Villa Gabola in un centro di aggregazione sociale e quella dell’ex monastero della Pace in un centro polifunzionale di aggregazione sulle tematiche del welfare e dell’assistenza al cittadino.
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