Aspettano di essere chiamati. Sono ancora tanti gli ultraottantenni in attesa del vaccino. Attaccati ad un telefono nella speranza della fine di un incubo. Ci si augura un'accelerazione da ieri con l'apertura del centro a Moscarella. Ma nella palestra della scuola, il cui allestimento è costato al comune di Castellammare 40 mila euro, si possono vaccinare solo sei persone all'ora. Bisogna restare 20 minuti in osservazione e calcolati gli spazi, si arriva a 6 convocati ogni 60 minuti, sperando che arrivino tutti i chiamati, cosa che non sempre avviene. Nella scuola Wojtyla, nella giornata di ieri, si sono vaccinati insieme agli anziani anche i primi "fragili" persone con patologie che li rendono più esposti al rischio mortalità in caso di contagio. La situazione di maggiore difficoltà riguarda chi attende il vaccino a casa, poche le unità predisposte in tutta l'Asl per mancanza di mezzi ed équipe medica. A casa ci sono tanti anziani che aspettano il loro turno, dopo essersi prenotati ormai a gennaio. Lo stesso problema che, da questa settimana, riguarderà anche i disabili impossibilitati a recarsi nei centri di vaccinazione. Messo a disposizione anche un servizio taxi dal comune di Castellammare per chi avesse difficoltà a spostarsi con propri mezzi. In tutta l’Asl Napoli 3 Sud non si arriva al 60% degli ultraottantenni vaccinati e solo settemila hanno ricevuto entrambe le dosi. "Su 38 mila utenti registrati - spiega il direttore sanitario dell’Asl Napoli3Sud - ne abbiamo già vaccinati 23mila e 700 con la prima dose. Settemila con la seconda inizione. E sulla partecipazione dei medici di base alla campagna di vaccinazione D’Onofrio chiarisce: «Su 760 medici, 196 hanno aderito per fare vaccini negli studi o a domicilio, 510 a lavorare nei centri vaccinali e 72 si sono detti disponibile a caricare i pazienti sulla piattaforma". A Castellammare sono i medici di famiglia a ricevere anziani e fragili nel centro di Moscarella, in attesa anche gli anziani tra i 70 e gli 80 prenotati da tempo, che al momento sono i più esposti a prendere il Covid in forme gravi.