In ambulanza una notte e un giorno su una barella, con la speranza di entrare nel pronto soccorso del San Leonardo. Accanto i medici e gli infermieri del 118 impotenti rispetto a quanto accade ai loro pazienti. Tanti sono in fila sulle ambulanze e il personale del 118 chiede di intervenire in una situazione di emergenza che dura da troppo tempo. "Portiamo tutti al San Leonardo e qui aspettiamo ore un posto letto, ci sarebbe Sorrento ma è piccolo e difficilmente raggiungibile. Molto spesso restiamo giorni interi nel parcheggio, costretti ad aiutare i pazienti anche nei più elementari bisogni. Senza sostegno, alle intemperie e bloccati nelle tute di protezione". Il freddo è un nemico in una situazione estrema. A parlare è un medico della centrale del 118 di Ercolano, una delle poche postazioni assieme a Portici all'interno della Napoli3Sud ad avere mezzi con i medici a bordo. Le ambulanze trasformate in posti letto-parcheggio sono poche. Tanti i pazienti che aspettano il loro turno a casa. Pochi mezzi in tutto il territorio dell’azienda non riescono a rispondere alle chiamate. "Restiamo bloccati per giorni interi - spiega il medico a bordo- e in un momento così delicato non abbiamo pronto soccorso per i Covid e sempre meno personale". A margine delle difficoltà dei medici che lavorano nel soccorso c’è anche la decisione dell’azienda sanitaria di sospendere l’indennità di servizio, chiedendone la restituzioni per gli ultimi 5 anni. Una situazione che rischia di creare un'emergenza nella crisi in tutta la Campania. "Siamo pochi e presto ne saremo ancor meno, queste decisioni arrivano in momenti così difficili che non ti spieghi come si possa superare questa pandemia che ci sta portando alla terza ondata".
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