LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Amministrative 2018

Castellammare al voto: Pd e Forza Italia in crisi, in marcia verso il Comune l'esercito delle civiche

Almeno otto le liste senza bandiera di partito, ieri incontro tra i centristi

di Mariella Parmendola
Castellammare al voto: Pd e Forza Italia in crisi, in marcia verso il Comune l'esercito delle civiche

Pd e Forza Italia in silenzio, fermi e divisi. L'esercito delle civiche già in marcia di avvicinamento a Palazzo Farnese. Volendo scattare una foto a meno di tre mesi dal ritorno alle urne sono almento otto le liste senza bandiera di partito pronte a schierare i loro candidati. Facile farne la radiografia, più difficile capire dove si collocheranno e quale leader sosterranno. In questa foto di gruppo la parte dei protagonisti se la conquistano quelli che, negli ultimi due giri, hanno avuto un ruolo nella nascita e nella morte delle amministrazioni a guida Pd di Nicola Cuomo e Toni Pannullo. Ma allargando l'obiettivo della macchina fotografica c'è anche altro. Partendo dai volti noti e dagli ultimi incontri, i più attivi sono sicuramente i centristi. A convocare la riunione di ieri all'Hotel Miramare sono stati Filomena D'Auria e Daniele Rossetti, nomi semisconosciuti alla politica stabiese che hanno abbracciato il progetto del Ministro Lorenzin presi per mano da Ciriaco De Mita. Loro i promotori di uno dei tanti appuntamenti che stanno avvenendo in queste ore. Al tavolo erano presenti Eutalia Esposito e Casimiro Donnarumma per Area Civica. Del resto il primario del San Leonardo ha sotenuto la lista dell'ex ministro della Salute anche alle politiche, a lei si ricongiunge Donnarumma che con Nino Giordano e Pesenti hanno fatto campagna elettorale per Nello di Nardo. Divisi sulla scena nazionale ma uniti quando si tratta di ridisegnare il destino di Castellammare, gli uomini e le donne di Area civica hanno dichiarato apertamente di non avere ancora deciso nulla e di sedersi con tutti. Se il cartello dei moderati vuole una coalizione di sole Civiche, gli ex dissidenti di Pannullo potrebbero fare patti a destra come a sinistra. Unica condizioni della costola più forte del drappello centrista è che non ci siano proprio l'ex sindaco e i suoi fedelissimi a partire dal capogruppo Pd Francesco Iovino. Del resto, dopo il violento scontro, è una incompatibilità reciproca. Con qualche mal di pancia si sono ritrovati nella stessa riunione anche Antonio Sanges e i suoi che invece chiedono si firmi un patto di "fedeltà" per evitare si possa ritornare dal notaio per la quarta volta consecutiva, battendo il record già meritatamente conquistato da Castellammare con i tre scioglimenti anticipati. Un gruppo già numeroso a cui va aggiunto un drappello con cui il dialogo si è interrotto dopo l'appuntamento dal notaio che ha sancito l'addio a Pannullo. E' stato un divorzio consensuale quello con Antonio Alfano, che porta in petto la medaglia del record negativo avendo partecipato ai tre golpe che hanno spedito a casa Bobbio, Cuomo e Pannullo. Il finanziere con il pallino della politica lavora a tre liste, insieme alla sua guidata dall'ex assessore Carla di Maio, c'è una seconda di centrodestra e la terza di Tina Donnarumma che ha sposato la causa di Alfano negli ultimi mesi della Pannullo-story. Nella foto delle liste senza bandiera una vera novità però c'è: è quella di Piazza Attiva. L'associazione di Rosario Savarese e Luigi Di Maio, conserva l'anima grillina senza il marchio ufficiale del Movimento. Dopo la rottura con il meet up stabiese, le loro parole d'ordine sono "autonomia" e "rinnovamento". Anche per loro è ancora tempo di contatti e sondaggi per possibili alleanze in vista della decisione fissata per la fine della settimana. Questa l'immagine affollata con cui i partiti in crisi dovranno confrontarsi, tentando di stringere alleanze e non abbracci mortali. Con il loro candidato a sindaco Nappi vanno avanti per la loro strada i Cinquestelle forti del magnifico isolamento in cui li ha consegnati il guru Grillo. Bisognerà vedere quanto il "mantra" funzionerà sulle amministrativa a pochi mesi dai 18 mila voti prese alle politiche. Ma per Forza Italia e Pd è ancora tempo di spaccature sulle leadership e dichiarazioni tattiche, per tutti gli altri sono il cammino verso Palazzo Farnese è cominciato. 


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12-03-2018 13:26:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA