"Se sto qua pure significa qualche cosa". E' la sorpresa dell'ultimo giorno che i Cinquestelle tirano fuori a campagna elettorale al fotofinish. Nella lunga kermesse a sostegno di Francesco Nappi è salito sul palco, insieme a tanti rappresentati delle istituzioni a Cinquestelle, il Presidente degll'Ordine degli avvocati Gennaro Torrese. Al fianco del candidato a sindaco in una piazza Ferrovia in cui non c'era la folla che ci si sarebbe aspettati, anche senza il vento a favore della vittoria nazionale, è arrivata l'investitura da parte di Torrese. "Con Nappi ci siamo subito intesi su apertura dell'ufficio di giudice di pace e Osservatorio della Legalità" spiega dal palco il presidente arrivato da Torre Annunziata, con alle spalle i quattro avvocati della lista di Di Maio. Poi tocca ai consiglieri regionali Cirillo e Ciarambino, alle parlamentari di Lauro e Manzo, al senatore Sergio Puglia incitare i presenti. Da Nappi agli altri sempre lo stesso il tasto toccato: "Noi siamo al governo, solo se ci siamo noi Castellammare sarà ascoltatata". Questo il messaggio ripetuto nelle due ore e più di diretta Fb da una piazza sempre meno partecipata. Il test della passione è fallito, ora tocca alle urne. Sono infatti i Cinquestelle la vera incognita di questa campagna elettorale ormai finita. Domenica fino alle undici di sera si vota per scegliere il prossimo sindaco di Castellammare dopo tre scioglimenti anticipati, poi si saprà chi tra Tonino Scala per la sinistra, Gaetano Cimmino sostenuto dal centrodestra, Andrea Di Martino da una coalizione di civiche, Massimo de Angelis dal Pd più civiche e Nappi potrà dirsi vincitore.